Finalmente, dopo due anni di blocco forzato a causa del Covid, quest’anno – a fine marzo – ripartirà la fiera di Santa Maria della Croce. “Un appuntamento attesissimo da tutta la città, che riempirà il quartiere di bancarelle, giostre, giochi. Un tassello di normalità che torna al suo posto, un momento di gioia e spensieratezza tutto a disposizione di giovani e famiglie. Tutto bello, tutti contenti? Ma ovviamente no. Perché in una festa, pare ci debba essere per forza chi la guasta”, afferma Jacopo Bassi, capogruppo del Pd.
Interrogazione assurda
“Il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle ha depositato un’interrogazione per chiedere se i lavori atti a preparare gli spazi che ospiteranno i giostrai porteranno all’apertura di un campo nomadi. La distanza dalla serietà è siderale, al punto che si fa addirittura fatica rispondere. Forse Manuel Draghetti non sa che la fiera, nella sua forma ludica, si tiene da almeno settant’anni. In settant’anni, nessuno ha mai avuto il minimo dubbio sul fatto che, al termine della fiera, il quartiere tornasse alla vita di tutti i giorni. Così è sempre stato, e così sarà anche quest’anno”, aggiunge.
Se non si fanno i lavori preparatori, insomma, le giostre e i giostrai non possono operare. “I Cinque Stelle si contraddistinguono per una serie innumerevole di no, ai quali, oggi, si aggiunge il no alle giostre: non si sa mai che le autoscontro si possano trasformare in pericolosi nomadi”, commenta ancora il capogruppo della maggioranza consigliare.
Il quale etichetta la polemica come “la più assurda dell’anno. Piuttosto, prepariamoci a riabbracciare un momento di allegria e divertimento! W la Fiera!”, il commento finale di Bassi.