La Veglia quaresimale dei giovani con san Giuseppe

Il vescovo Daniele presiede la Veglia quaresimale dei giovani alla SS. Trinità

“Un cuore di Padre”. È quello di san Giuseppe, che ha accompagnato la veglia quaresimale per i giovani che si è tenuta ieri sera alle ore 21 presso la chiesa cittadina della SS. Trinità. L’ha organizzata l’Azione Cattolica e l’ha presieduta il vescovo Daniele, affiancato, sull’altare da alcuni giovani. 

Giuseppe – ha detto don Angelo Pedrini, assistente dei giovani A.C. – “è un uomo di spessore che ha tanto da dirci e da insegnarci. Il suo esempio e la sua intercessione ci aiutino a vivere questo tempo liturgico che ci prepara alla Pasqua con rinnovata passione per il Vangelo, per la nostra vita e per tutti coloro che portiamo nel cuore.”

La veglia s’è svolta in diversi momenti, all’inizio un invito al silenzio, per imparare ad ascoltare il Signore, poi la lettura di tre brani del Vangelo – intercalati da canti e preghiere – per sottolineare come san Giuseppe sia un padre che accoglie, capace di prendersi cura, un padre coraggioso, un padre che insegna ed educa.

LE PAROLE DEL VESCOVO

Mons. Gianotti ha commentato il terzo brano del Vangelo che raccontava il ritrovamento di Gesù nel tempio tra i dottori.

Ha sottolineato tre riferimenti pasquali del testo. Innanzitutto Gerusalemme verso la quale tende tutto il Vangelo di Luca: la città santa, luogo della morte e resurrezione di Gesù.

Gesù viene ritrovato nel tempio dopo tre giorni: è un riferimento ai tre giorni della sua passione, morte e risurrezione.

Gesù, infine, afferma che deve occuparsi delle cose del Padre. Sono queste le sue prime parole riportate dal Vangelo: con le sue ultime si rivolgerà ancora al Padre. Le opere del Padre sono l’orizzonte della sua vita.

E il vescovo Daniele ha commentato: “Il Vangelo rivolto alla Pasqua ci invita a pregare il Padre, a vivere la comunione e la solidarietà. Gesù scompare dal gruppo dei familiari e poi viene ritrovato: accettiamo la possibilità di smarrire Gesù. Ma impegniamoci a ritrovarlo. 

Camminiamo verso la Pasqua, in una vita piena che scaturisce dal donarla per Dio e per gli altri. Come Giuseppe.”

Il coro che ha accompagnato la Veglia