Cremasco. Spaccio, intera famiglia in manette

La marijuana coltivata per lo spaccio sequestrata dalla Polizia di Crema

Spaccio di droga? Attività di famiglia. Questo si potrebbe dire in relazione al triplice arresto operato nei giorni scorsi dalla Polizia di Crema. Padre, madre e figlio 20enne, residenti nel Cremasco, sono stati arrestati con l’accusa di coltivazione, produzione e detenzione di stupefacente a fini di spaccio.

“A seguito di mirati servizi investigativi – spiega il vicequestore Bruno Pagani – personale del Commissariato di via Macallé ha attenzionato un gruppo di giovani in un parcheggio situato in via 4 Novembre, luogo notoriamente frequentato da persone dedite allo spaccio e al consumo di droga. Uno di essi, un cittadino italiano di 20 anni, residente nel Cremasco, alla vista degli operatori di Polizia si è allontanato a piedi costringendo gli agenti all’inseguimento. Dopo un centinaio di metri il 20enne è stato bloccato e trovato in possesso di un bilancino di precisione, una bustina con residui di sostanza del tipo Marijuana e banconote di vario taglio. Ritenendo che il denaro fosse il provento dello spaccio di stupefacenti e che il bilancino servisse per la preparazione delle dosi è stata disposta una perquisizione nell’abitazione del predetto nella quale conviveva con i genitori”.

E qui i poliziotti si sono trovati la sorpresa. “Nel box – continua il dottor Pagani –è stato individuato una sorta di ripostiglio occultato con pannelli in cartongesso nei quali era stata ricavata una stretta apertura nascosta da una lastra di metallo. Nel vano era stata allestita una vera e propria serra perfettamente funzionante con pannelli in polistirolo per l’isolamento termico, ventilatori per l’aerazione e lampade a raggi UV per il riscaldamento, composta da 25 piantine di Marijuana dell’altezza di circa 1.5 m. con numerose infiorescenze”.

Gli elementi raccolti hanno fatto ipotizzare agli uomini del Commissariato che i genitori del ragazzo avessero allestito la serra per produrre marijuana che poi il 20enne avrebbe dovuto vendere ai coetanei, nelle cosiddette ‘piazze di spaccio’. I tre sono stati arrestati con convalida dei fermi disposta dal Gip del Tribunale di Cremona.