Nelle case popolari di via Primo Maggio, a Vaiano Cremasco, una perdita idraulica dal soffitto impedisce a una famiglia di dormire nella camera da letto.
È l’ennesimo episodio di degrado che rende sempre più lunga la lista di problemi che da anni caratterizzano le palazzine risalenti agli anni Settanta, di proprietà dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale.
A denunciarle è ancora una volta il responsabile provinciale dei Verdi Europa Verde, Andrea Ladina, che in settimana ha scritto al responsabile dell’ufficio Manutenzione dell’Aler di Cremona e, per conoscenza, al sindaco Paolo Primo Molaschi.
È l’ennesimo episodio di degrado che rende sempre più lunga la lista di problemi che da anni caratterizzano le palazzine risalenti agli anni Settanta, di proprietà dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale.
A denunciarle è ancora una volta il responsabile provinciale dei Verdi Europa Verde, Andrea Ladina, che in settimana ha scritto al responsabile dell’ufficio Manutenzione dell’Aler di Cremona e, per conoscenza, al sindaco Paolo Primo Molaschi.
Quattro persone costrette a dormire in un piccolo soggiorno
“A Vaiano Cremasco, in un appartamento sito in via Primo Maggio 5, al piano terra, e assegnato al signor Mohamed Alì e alla sua famiglia composta da quattro persone – ha fatto loro sapere Andrea Ladina – non è possibile utilizzare la camera da letto in quanto, a seguito di una perdita idrica del bagno dell’appartamento soprastante, si verifica un continuo stillicidio con conseguenze igieniche oltre che di degrado dell’ambiente domestico”.
A farne le spese è la famiglia composta anche da due minori di 9 e 10 anni, costretta così a dormire ammassata nel piccolo soggiorno.
“Tale problematica era stata già segnalata all’Aler nella scorsa estate – ha puntualizzato Ladina – ma nulla finora è stato fatto per riparare al guasto idrico”.
Da qui il nuovo appello all’Aler, affinché intervenga con un idraulico per sistemare il bagno non a norma, “causa di seri danni” agli inquilini del piano terra.
A farne le spese è la famiglia composta anche da due minori di 9 e 10 anni, costretta così a dormire ammassata nel piccolo soggiorno.
“Tale problematica era stata già segnalata all’Aler nella scorsa estate – ha puntualizzato Ladina – ma nulla finora è stato fatto per riparare al guasto idrico”.
Da qui il nuovo appello all’Aler, affinché intervenga con un idraulico per sistemare il bagno non a norma, “causa di seri danni” agli inquilini del piano terra.