Solennità della Madre di Dio. Maria, l’Immacolata e Madre della Chiesa, è nostro modello

solennità della Madre di Dio
Foto di repertorio

Dal Vangelo secondo Luca 2, 16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Il commento al Vangelo

A Natale abbiamo fissato lo sguardo sul figlio di Dio, fatto uomo, nato tra e per noi: il mirabile mistero della nostra salvezza. Oggi, solennità della Madre di Dio, fissiamo lo sguardo su Maria, sua mamma, unica donna che è stata scelta per generare il Figlio di Dio. Una donna splendida come il sole.
Ascoltiamo innanzitutto le parole di ammirazione di Ruperto di Deutz. Il grande monaco medievale, dopo aver evidenziato il legame nuziale mistico di Maria con Dio, attraverso lo Spirito Santo, il cui frutto è la nascita del Cristo, scrive: “O dilettissima tra le dilette, Vergine delle vergini, che cosa loda in te il tuo Figlio diletto, che l’intero coro degli angeli esalta? Vengono lodate la semplicità, la purezza, l’innocenza, la dottrina, il pudore, l’umiltà, l’integrità della mente e della carne, vale a dire l’incorrotta verginità”.
Contempliamo questa grande bellezza di Maria, seguendo appunto Ruperto e la Lumen Gentium del Concilio.

Maria è l’Immacolata

Scrive il Concilio: “Il Padre delle misericordie ha voluto che come una donna aveva contribuito a dare la morte, una donna contribuisse a dare la vita. Ecco perché presso i santi Padri invalse l’uso di chiamare la madre di Dio la tutta santa e immune da ogni macchia di peccato, quasi plasmata dallo Spirito Santo e resa nuova creatura. Il nodo della
disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria: la morte venne per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria.”

Maria è la Sposa di Dio

La beata Vergine è stata la parte migliore del Popolo di Dio e ha meritato di essere sposa del Padre. Quando venne la pienezza dei tempi, tutto l’affetto, l’amore, la forza generatrice di Dio si posò sulla Vergine, che meritò di udire dall’angelo le arcane parole: “Lo Spirito scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo”.

Maria è la Madre di Dio

“La Vergine – scrive il Concilio – per disposizione della divina Provvidenza fu su questa terra l’alma madre del divino Redentore, associata alla sua opera a un titolo assolutamente unico, e umile ancella del Signore, concependo Cristo, generandolo, nutrendolo, presentandolo al Padre nel tempio, soffrendo col Figlio suo morente in croce, ella cooperò in modo tutto speciale all’opera del Salvatore, con l’obbedienza, la fede, la speranza e l’ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime.”

Madre della Chiesa

Papa Benedetto scrive: “San Paolo VI, nel discorso di chiusura della terza sessione del Concilio Vaticano II, proclamando solennemente Maria Madre della Chiesa, citò una proposizione tratta dalle opere di Ruperto, che definisce Maria la parte più eccelsa, la parte migliore della Chiesa.”
Gesù sulla croce ha infatti consegnato a Giovanni e a tutti noi la sua Madre. E quello stesso Spirito che nel suo grembo ha operato l’incarnazione dell’Unigenito di Dio, nell’utero della Chiesa – cioè nel lavacro vivificante del battesimo – con la potenza della grazia, genera
una moltitudine di figli.

Maria, nostro modello

“Orbene – scrive il Concilio – la Chiesa contemplando la santità misteriosa della Vergine, imitandone la carità e adempiendo fedelmente la volontà del Padre, per mezzo della parola di Dio accolta con fedeltà diventa essa pure madre, poiché con la predicazione e il battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti a opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Essa pure è vergine, perché custodisce integra e pura la fede data allo sposo. Maria nella sua vita fu modello di quell’amore materno da cui devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini.”

Maria, come luna risplendente della bellezza divina e come sole per l’assunzione in cielo

E concludiamo con Ruperto che contempla Maria con un versetto del Cantico: Chi è costei che avanza sorgendo come l’aurora, bella come la luna, fulgente come il sole? (Ct 6,10). La Vergine sorge quale vera aurora che preannuncia il giorno eterno, che porta la fine dei dolori e della tristezza e l’inizio della consolazione e della letizia. Poi quando concepisce il Figlio di Dio, diventa bella come la luna, risplendente della bellezza divina. È infine fulgente come il sole per la sua assunzione in Cielo, quindi degna di grande venerazione.”
Amiamola e invochiamola ogni giorno! E anche noi, come i pastori torniamo a casa, glorificando e lodando Dio per tutto quello che abbiamo udito e visto!

don Giorgio Zucchelli