Covid. La situazione al “Maggiore di Crema”. Dal dott. Sfogliarini l’invito alla calma e al rispetto delle norme

Crema
L'Ospedale Maggiore di Crema (foto di repertorio)
La quarta ondata del Covid morde dunque anche nel Cremasco e si sta vivendo una fase di crescita dei casi di positività al virus. Ma – va assolutamente detto – non si deve eccedere con la drammaticità e, soprattutto, va mantenuta la calma. Che, in soldoni, significa: rispetto rigoroso delle regole, no alla corsa isterica ai tamponi e autocontrollo nel caso di insorgenza di sintomi lievi similinfluenzali. Solo così ce la faremo anche stavolta.
È questo il messaggio che arriva dall’Ospedale Maggiore di Crema, dove nell’ultima settimana gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri sono andati in crescendo.

Dati a confronto

“L’aumento è forte – rileva il dottor Roberto Sfogliarini, direttore sanitario dell’Asst cremasca – e siamo passati da un paio di casi Covid quotidiani che necessitavano di ospedalizzazione ai 4-5 di questi giorni. Parecchi sono i cittadini che, avendo forme leggere, sono invece rinviati a casa e presi in carico dal nostro Centro del pool infermieristico domiciliare”.
Ieri, 30 dicembre, i ricoverati Covid all’Ospedale Maggiore erano 35 (nello stesso giorno di un anno fa erano 69), dei quali una decina in terapia semintensiva per insufficienza respiratoria (21 un anno fa).
Ieri nessuno era in rianimazione. I cittadini seguiti a domicilio in questi giorni sono circa 140, aumentati di un centinaio nell’ultima settimana.

L’Ospedale regge, ma l’affanno inizia a farsi sentire

“Tutti i ricoverati – precisa il dottor Sfogliarini – sono sistemati al sesto piano, ma è prevedibile che dovremo ‘comprimere’ altri reparti. La struttura ospedaliera al momento regge bene, ma l’affanno inizia a farsi sentire: anche tra il nostro personale c’è chi deve osservare la quarantena e quindi l’organico si riduce. Si tenga presente che, oltre
ai posti letto e all’attività medica e ambulatoriale, stiamo gestendo tutto il fronte vaccinale (al ritmo di 1.600-1.800 vaccinazioni al giorno) e i tamponi, che effettuiamo soltanto – come da disposizione regionale – su cittadini sintomatici prenotati dall’Ats o dai medici di base”.

Il dottor Sfogliarini invita alla calma e al senso di responsabilità

A proposito di tamponi: la corsa isterica alla quale assistiamo in questo periodo è deleteria, anche perché si rischia di mettere in difficoltà i sintomatici più impegnativi che ne hanno davvero bisogno e il conseguente tracciamento.
“A tutti – sottolinea il dottor Sfogliarini – mi sento di raccomandare calma e di rivolgere un appello al senso di responsabilità. I drammi sono fuori luogo. Occorre l’autodisciplina nel mettere in pratica le fondamentali regole dell’uso della mascherina, del lavaggio delle mani, del distanziamento… così come serve autocontrollo di fronte a sintomi lievi che si possono tranquillamente gestire. E, importantissimo, deve continuare la campagna di vaccinazione che, rispetto a un anno fa, ci consente di contrastare le forme più gravi del Covid”.