Il 27 settembre scorso è stata ufficialmente costituita l’Associazione di Promozione Sociale Itacare-P (Italian Alliance for Cardiovascular Rehabilitation and Prevention), formalmente dedicata ad attività scientifica, divulgativa ed educazionale nel campo della prevenzione e riabilitazione delle malattie cardiovascolari. L’Associazione è aperta in primo luogo a operatori sanitari afferenti all’usuale team multiprofessionale riabilitativo (medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, dietisti) e, come da normativa del Terzo Settore, anche a chiunque condivida le finalità della stessa. I fondatori dell’Associazione sono figure storiche della Cardiologia Riabilitativa e Preventiva nazionale e il primo presidente nominato è Marco Ambrosetti, direttore dell’U.O.C. di Riabilitazione Cardiologica dell’ASST di Crema (presidio di Rivolta d’Adda). La fondazione dell’Associazione è stata preceduta da molteplici attività di aggregazione da remoto della comunità riabilitativa nazionale, che soprattutto in Regione Lombardia ha da sempre costituito un solido network di strutture e professionisti sanitari.
Primo meeting nazionale
Il 26 e 27 novembre scorsi si è tenuto a Milano il primo meeting nazionale dell’Associazione Itacare-P che ha visto la partecipazione di oltre 70 relatori. Focus dell’evento i percorsi di cura integrati nel paziente cardiopatico post-acuto e cronico, alla luce della moderna epidemiologia di riferimento, dei nuovi bisogni e della situazione del sistema sanitario, e una profonda riflessione su cosa voglia dire essere oggi un professionista dedicato alla prevenzione e alla riabilitazione cardiovascolare, sia per i medici sia per tutti gli altri operatori sanitari coinvolti.
Il presidente Itacare-P, Marco Ambrosetti, aperto il meeting, ha parlato dei trattamenti con farmaci, vecchi e nuovi, e ha relazionato su come prescrivere training fisico dopo un infarto del miocardio anche in coloro che per qualsivoglia motivo non possono o non vogliono andare in Cardiologia Riabilitativa.
“Ma ovviamente meglio mandare il più possibile in Cardiologia Riabilitativa”, questo il messaggio di Ambrosetti, che ha proseguito: “Da novembre 2021 Medicare, la principale fonte assicurativa americana per il pagamento delle spese sanitarie, ha lanciato Million heart 2022: un milione di infarti e ictus da prevenire nei prossimi cinque anni anche portando l’utilizzo della Cardiologia Riabilitativa dall’attuale 24% al 70%. Questo per sottolineare quale importanza può avere la nostra attività per la public health”.
La presenza dell’Ospedale Maggiore di Crema
La presenza del Maggiore di Crema all’evento, è arrivata anche dagli interventi di altri professionisti sanitari: il direttore del Dipartimento di Prevenzione e Scienze Riabilitativa Giuseppe La Piana, ha tenuto una relazione sull’importanza dell’integrazione riabilitativa cardiorespiratoria (insieme alla fisioterapista Chiara Beccaluva per quanto concerne le tematiche del training fisico), mentre Daniela Zaniboni ha relazionato sulla riabilitazione dell’arteriopatia periferica. Infine Chiara Meloni ed Enrico Merlo – sempre della Riabilitazione Cardiologica di Rivolta d’Adda – attraverso l’Interactivity desk, hanno rilanciato sui social dei messaggi fondamentali dell’evento. Itacare-P è una Associazione di promozione Sociale (APS) del Terzo settore, quindi non solo una società scientifica di settore ma molto di più: alla consueta attività didattica e scientifica verranno infatti associate nel 2022 operazioni “civiche” di sensibilizzazione alla prevenzione cardiovascolare e all’educazione fin dall’età scolastica a ragionare in modo “evidence-based” (abbiamo visto proprio in era Covid l’effetto devastante delle fake news) e ha già instaurato una partnership formale con la Società Italiana di Pneumologia Interdisciplinare (SIPI), che vede il nostro La Piana come membro del Consiglio Direttivo dall’ottobre 2021.
Per l’anno 2022 l’Associazione ha in cantiere la realizzazione di ulteriori eventi congressuali, corsi di formazione, linee guida, prodotti educazionali e di sensibilizzazione del cittadino utili alla pratica quotidiana. Verranno inoltre avviate forme di ricerca osservazionale collaborativa multicentrica e proseguirà l’attività consultiva di diversi suoi esponenti nei riguardi degli organismi sanitari regionali sulle tematiche di competenza, resa ora ancora più necessaria dall’effetto della pandemia sulla diffusione e impatto sociosanitario delle malattie cardiovascolari.