Associazione Industriali. Questa è l’Italia che vince.

L’assemblea 2021 degli Industriali di Cremona – stamattina – s’è aperta con un video accompagnato dalle parole del Presidente della Repubplica Sergio Mattarella: “La pandemia ha scavato solchi profondi con pesanti conseguenze sociali ed economiche”. Ma oggi – s’è ascoltato subito dopo – è tempo di cambiare, per far crescere l’Italia nel mondo. Non voltare pagina sarebbe fatale al nostro Paese. Bisogna riacquistare il gusto del futuro, “e la transazione ecologica, il rispetto dell’ambiente, è un’opportunità, non un vincolo”. Una prospettiva di sviluppo che dobbiamo alle giovani generazioni “alle quali tocca scrivere la nuova storia della Repubblica”. Allo schermo, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha utilizzato le parole di Bebe Vio: “Fatti dire che è impossibile e dimostra a tutti che puoi farcela!”.
Il faccia a faccia tra Industriali cremonesi e politici è stato preceduto dal dialogo tra il presidente Stefano Allegri e la campionessa olimpica Valentina Rodini, medaglia d’oro nel canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La giovane atleta ha spiegato le dinamiche e i sacrifici del suo sport, la tenacia necessaria per arrivare all’obiettivo e “la capacità di accettare gli up e i down perché programmati”. Ma anche la concentrazione e “l’isolamento dal mondo” pre gara. Rodini ha ripercorso ogni singolo attimo della gara da medaglia, compresi gli ultimi 250 metri, determinanti. Grandi applausi quando ha tirato fuori la medaglia di tasca. A precisa domanda di Allegri, ha replicato che “l’Italia è giovane perché lo si è finché si decide di esserlo, finché si decide di imparare. Mai pensare di essere arrivati!”. L’atleta olimpica ha evidenziato anche l’importanza dell’informazione e di far sentire la propria voce, farsi conoscere.
Dopo l’intervento del presidente Allegri (ampi servizi sul giornale di sabatoin edicola, uno stralcio qui sotto), Ferruccio De Bortoli, il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e l’europarlamentare (leader di Azione) Carlo Calenda hanno dialogato con Sebastiano Barisioni, vicedirettore di Radio 24. Diverse le tematiche affrontate.

Pnrr

“Bisogna fare una serie di riforme – ha esordito De Bortoli riferendosi al Pnrr –. Ma ci deve essere la consapevolezza di essere in una fase di transizione per non perdere di vista le nostre responsabilità politiche e come classe dirigente”. L’editorialista del Corriere della Sera ha auspicato che il premier Draghi e il presidente Mattarella possano andare avanti nei loro incarichi. Molto applaudito anche Calenda, politico schietto. “Il senso della politica è decidere le cose che contano e portarle alla gente. Va rifondata la classe dirigente”. Che dice di Mario Draghi al Quirinale? “Dico che solo Draghi può costruire un Governo di unità nazionale. È l’unico, credo, che possa aprire la Terza Repubblica, chiudendo con la politica del ‘vince chi urla di più’”. Decisamente interessanti anche gli spunti forniti dal rettore del Politecnico milanese.
Prima del pranzo, l’intervista al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini. “La Lombardia è la Regione da cui ripartire per agganciare la crescita e la competitività”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di passare dalla stagione dei sussidi a quella in cui l’impresa è al centro. Così sul Pnrr: “Ciascuno faccia il proprio dovere. Il Governo s’è preso le sue responsabilità, poi serve il coinvolgimento degli Enti Locali, applicando il principio della sussidiarietà, immedesimandosi nelle necessità dei territori”.

Le parole di Allegri

Dopo il saluto ai tanti ospiti e relatori – tra i quali l’amico Francesco Buzzella che oggi rappresenta gli imprenditori in Confindustria Lombardia – il presidente dell’Associazione Industriali, Stefano Allegri, è entrato nel vivo dei temi. “È importante ricordare che solo un anno fa l’Italia richiudeva. Il lockdown era l’unica strategia disponibile per rallentare il contagio. La pandemia ha avuto per tutti costi altissimi: nella nostra provincia sono morte più di 1.500 e le contagiate sono oltre le 30.000! Un grande sforzo della ricerca e delle strutture sanitarie ci hanno permesso di tornare a sperare, mostrandoci la luce in fondo al tunnel”, ha esordito. “Non comprendo chi oggi protesta contro il Green pass”, ha aggiunto. Ricordando che la scelta civica di contribuire al bene pubblico riguarda l’85% della popolazione. “Sforzi fatti non solo per la propria salvezza, ma anche per quella del prossimo”. Il Green pass, insomma, ha permesso la ripresa sociale ed economica “che stiamo vivendo”.
Agli Industriali interessa costruire “il dopo Covid”, seppur consapevoli che non sarà semplice. Anche di qui, il titolo emblematico scelto per l’assemblea 2021: L’Italia che vince, “quella che ci piace, quella che vogliamo ed apprezziamo”. “L’Italia che vince è quella che non si piega e non si rassegna, quella che accetta le prescrizioni e le regole ma fa di tutto per battere il virus. L’Italia che vince è quella incarnata da figure istituzionali come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Mario Draghi, uomini concreti e di grande spirito di servizio, profondi sostenitori dei nostri valori. A loro oggi dobbiamo il recupero di credibilità e rispetto nei consessi del mondo. L’Italia che vince è quella rappresentata da Giorgio Parisi premio Nobel per la Fisica 2021, è quella dello sport, degli Europei di calcio, delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi. L’Italia che vince è quella disposta ad allenarsi, a fare sacrifici, con perseveranza e abnegazione senza mollare mai”.
L’Italia che vince è anche quella che ha come protagoniste le sue imprese, “che, malgrado la pandemia, hanno saputo reagire da subito, introducendo misure per garantire la sicurezza delle persone e restare competitive. Tra i protagonisti ci sono sicuramente gli imprenditori italiani: anche in questa situazione ci siamo dimostrati unici nella capacità di affrontare con coraggio situazioni apparentemente impossibili”, ha detto Allegri.
“Le imprese hanno dimostrato di essere il salvagente del Paese, la barriera più forte che si possa contrapporre alle crisi. I prodotti manifatturieri rappresentano il 98% delle esportazioni dei beni italiani e l’80% delle esportazioni totali”. Molto applaudita la sua lunga analisi del momento storico.