Salvirola/Izano. La gentilezza disarma i bulli

Raffaele Capperi incontra gli scolari dell'Istituto Comprensivo 'Falcone e Borsellino'

La gentilezza è lo strumento per disarmare bulli e violenti. Lo ha detto a chiara voce un ragazzo che il bullismo e la violenza verbale li ha provati sulla sua pelle. Raffaele Capperi, nato con la sindrome di Treacher Collins, ha parlato così ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie di Salvirola e Izano e ai tanti accorsi all’incontro serale programmato presso l’oratorio Salvirolese in una giornata quella di mercoledì, tutta cremasca per il 27enne cremonese autore di un libro che racconta proprio la sua storia.

Agli alunni si presenta con semplicità: “Mi chiamo Raffaele Capperi e sono nato con la sindrome di Treacher Collins. Avete visto il film ‘Wonder’? Ecco quella storia è uguale alla mia”. Davanti a lui si spalancano gli occhi, non solo dei ragazzi ma anche degli insegnanti che hanno invitato questo testimone a trascorrere una giornata nelle classi dell’istituto ‘Falcone e Borsellino’ di Offanengo.

È successo nella mattinata trascorsa alla scuola di Salvirola, dove nel pieno di un percorso avviato dagli insegnanti sull’inclusione, Raffaele ha calamitato l’attenzione dei ragazzi proponendo prima il video della sua partecipazione a ‘Tu si que vales’ e rispondendo poi alle domande dai bambini “Ma da piccolo ti trattavano male? Quante operazioni hai fatto? Hai avuto paura? Ti sei mai arrabbiato con chi ti prendeva in giro?”. Capperi ha lasciato attoniti i ragazzi quando ha racconta che a fargli del male sono stati soprattutto gli adulti: “Un signore del mio paese – spiega Raffaele – a carnevale mi ha detto che potevo fare a meno di portare la maschera perché l’avevo già”.

Parole che hanno fatto breccia nei cuori anche dei ragazzini della scuola di Izano incontrati nel pomeriggio. Giovanissimi sensibilizzati dagli insegnanti sul tema del bullismo, proprio con la visione del film ‘Wonder’, capaci di sorprendere i docenti stessi con mille domande frutto di un desiderio di conoscere saziato dalla sincerità e dalla gentilezza con cui Raffaele ha risposto ogni volta pur raccontando le sue esperienze più dolorose. “Ai ragazzi è parso ‘strano’ questo modo pacato di reagire ad insulti e maltrattamenti, ma siamo sicure che il messaggio di Raffaele sia stato recepito da tutti” commentano i docenti.

Un messaggio accolto anche dalla comunità di Salvirola che mercoledì sera, grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale e alla disponibilità del parroco, ha accolto Capperi nella sala teatro dell’oratorio per l’occasione affollata, per ascoltare la testimonianza di questo giovane.

“I nostri ragazzi – spiega il dirigente della scuola Romano Dasti – grazie alla sensibilità dei nostri insegnanti hanno avuto l’occasione di toccare con mano cosa significhi subire atti di bullismo. Il fatto di avere davanti agli occhi un giovane che ha scelto di non usare mai la violenza ha fornito uno strumento efficace per combatterla. Da anni il nostro istituto è impegnato a sensibilizzare gli allievi di ogni età su questo tema”.