Il settore dell’Automotive è in piena trasformazione. È un ambito destinato a un cambiamento, peraltro già in essere, che investirà l’intera filiera. Lo si comprende bene dando un’occhiata ai dati relativi alle vendite delle auto nel 2020 e in questi primi mesi del 2021. Al netto delle ripercussioni della pandemia è sotto gli occhi di tutti come spesso i cali nelle immatricolazioni delle motorizzazioni ‘tradizionali’ siano compensati, anche se al momento solo in parte, dalla crescita della vendita delle auto ibride ed elettriche. Nuove tecnologie che, al di là delle reti infrastrutturali ancora da implementare, piacciono in una visione più ‘green’ della mobilità e a una sostenibilità economica che si fa sempre più interessante per l’acquirente.
Un mercato in forte crescita
Fonti Ansa confermano come nel 2020 il mercato delle auto ad alimentazione elettrica o ibrida sia cresciuto del 41% rispetto all’anno precedente, con 3 milioni di nuovi veicoli venduti al mondo. In netta controtendenza con la contrazione del mercato dell’auto che a livello generale nel 2020 ha perso il 16%. E il panorama futuro che l’Aie (Agenzia internazionale dell’energia) disegna per il prossimo decennio è ancora più chiaro e incontrovertibile: nel 2030, permanendo le condizioni attuali, si potrebbero contare 145 milioni di vendite di veicoli quattro ruote ad alimentazione ‘alternativa’ a gasolio e benzina, pari al 7% del mercato complessivo, che potrebbe diventare il 12% (con 230 milioni di vetture vendute) se i Governi dovessero premere sull’acceleratore in termini di politiche energetiche e di mobilità sostenibile.
Europa, il centro del mercato globale di vetture elettriche
Stando ai dati diffusi da Aie alla fine del 2020 per la prima volta l’Europa (con il raddoppio delle immatricolazioni di auto ‘green’ rispetto al 2019, arrivate a 1,4 milioni) ha superato la Cina che si è fermata a 1,2 milioni. Il vecchio continente è diventato il centro del mercato globale di vetture elettriche e i dati relativi ai primi tre mesi del 2021 hanno confermato questa tendenza con vendite incrementate del 140% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
E se questo quadro lo si rapporta alla flessione degli incentivi governativi sulla spesa totale, beh l’indicatore è chiaro: sedersi al volante di un’auto a basse emissioni o a emissioni zero sta diventando un desiderio condiviso da un numero di automobilisti sempre crescente. Le colonnine per la ricarica crescono, aumenta il numero di modelli che le case automobilistiche propongono in tema ibrido o totalmente elettrico e la trasformazione dell’Automotive prosegue.
Nel 2020 si è conosciuta una crescita costante, interrotta dalla pandemia solo nei mesi di febbraio e marzo, delle vendite di auto elettriche. Il 2021 ha conosciuto un picco straordinario sino a marzo per poi patire l’esaurimento di incentivi ma soprattutto una nuova ondata pandemica, e una successiva ripresa a maggio, sostenuta ma non determinata dal Decreto Rilancio e da ulteriori aiuti che arriveranno però solo con la rottamazione.
E se questo quadro lo si rapporta alla flessione degli incentivi governativi sulla spesa totale, beh l’indicatore è chiaro: sedersi al volante di un’auto a basse emissioni o a emissioni zero sta diventando un desiderio condiviso da un numero di automobilisti sempre crescente. Le colonnine per la ricarica crescono, aumenta il numero di modelli che le case automobilistiche propongono in tema ibrido o totalmente elettrico e la trasformazione dell’Automotive prosegue.
Nel 2020 si è conosciuta una crescita costante, interrotta dalla pandemia solo nei mesi di febbraio e marzo, delle vendite di auto elettriche. Il 2021 ha conosciuto un picco straordinario sino a marzo per poi patire l’esaurimento di incentivi ma soprattutto una nuova ondata pandemica, e una successiva ripresa a maggio, sostenuta ma non determinata dal Decreto Rilancio e da ulteriori aiuti che arriveranno però solo con la rottamazione.
L’automotive non può reggersi solo sugli incentivi
La transizione è però delicata se si pensa, guardando ad esempio all’Italia, come il mercato dell’automobile abbia perso a maggio più di un un quarto dell’immatricolato mensile rispetto al 2019, consolidando una crisi certamente non dovuta solo agli strascichi della pandemia. L’Automotive non può reggersi solo sugli incentivi e questo tutti i componenti della filiera lo sanno bene. Ecco perché è in atto una profonda analisi che accompagna una trasformazione dell’intero settore, ma anche interventi strutturali e infrastrutturali nel solco di una politica ‘green’ che può realmente essere la stampella di un mercato in difficoltà.
In Italia, ibride ed elettriche sotto i 60 g/Km di Co2 godranno dell’incentivo fino al 31 dicembre 2021. Il Decreto, infatti, concede anche per quest’anno il contributo statale per l’acquisto di autoveicoli nuovi (cat. M1) con emissioni fino a 60 g/Km di Co2 (quindi elettriche e ibride plug-in, ricaricabili), sia con senza rottamazione di un altro veicolo. Importo del contributo pari a 2.000 euro nel caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 e che sia stato immatricolato prima del 1° gennaio 2011, e pari a 1.000 euro in mancanza di rottamazione; in entrambi i casi sempre la condizione ‘sine qua non’ è che il venditore conceda uno sconto analogo al contributo statale. Confermati analoga possibilità per acquisti in locazione finanziaria e limite di prezzo del veicolo in 50.000 euro. Così come per il 2020 confermata la possibilità di cumulo dell’incentivo con l’ecobonus.
In Italia, ibride ed elettriche sotto i 60 g/Km di Co2 godranno dell’incentivo fino al 31 dicembre 2021. Il Decreto, infatti, concede anche per quest’anno il contributo statale per l’acquisto di autoveicoli nuovi (cat. M1) con emissioni fino a 60 g/Km di Co2 (quindi elettriche e ibride plug-in, ricaricabili), sia con senza rottamazione di un altro veicolo. Importo del contributo pari a 2.000 euro nel caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 e che sia stato immatricolato prima del 1° gennaio 2011, e pari a 1.000 euro in mancanza di rottamazione; in entrambi i casi sempre la condizione ‘sine qua non’ è che il venditore conceda uno sconto analogo al contributo statale. Confermati analoga possibilità per acquisti in locazione finanziaria e limite di prezzo del veicolo in 50.000 euro. Così come per il 2020 confermata la possibilità di cumulo dell’incentivo con l’ecobonus.
Decreto incentivi rottamazione auto 2021
I sostegni all’acquisto si intrecciano anche con un altro indicatore, quello della situazione economica equivalente (Isee). Un’ulteriore misura infatti prevede l’assegnazione di un contributo pari al 40% del prezzo netto a persone fisiche con Isee inferiore a 30.000 euro per acquisto, anche in locazione finanziaria e anche senza rottamazione, di autoveicoli nuovi di fabbrica alimentati esclusivamente a energia elettrica di potenza inferiore a 150 kW con un prezzo di listino inferiore a 30.000 euro, al netto dell’Iva.
Con la legge di Bilancio il Governo ha messo in piatto 20 milioni di euro che serviranno per far rientrare il concessionario dello sconto che sarà applicato direttamente dal venditore al cliente. Si tratta di un sostegno che non può essere cumulato con altri incentivi. L’agevolazione è valida sino al 31 dicembre 2021 salvo l’esaurimento dei fondi disponibili.
Da tenere presente che il Decreto incentivi rottamazione auto 2021 ha provveduto al rifinanziamento del fondo (di cui al comma 1041 della legge di bilancio 2019) per 420 milioni di euro, per erogazione di contributi, così ripartiti: 120 milioni di euro per i contributi aggiuntivi all’acquisto di autoveicoli elettrici e ibridi (fascia da 0 a 60 gr/Km Co2); 250 milioni per i contributi all’acquisto di autoveicoli compresi nella fascia 61-135 g/Km Co2; 50 milioni per i contributi all’acquisto veicoli commerciali di categoria N1 nuovi di fabbrica o autoveicoli speciali di categoria M1 nuovi di fabbrica, di cui 10 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici.
Con la legge di Bilancio il Governo ha messo in piatto 20 milioni di euro che serviranno per far rientrare il concessionario dello sconto che sarà applicato direttamente dal venditore al cliente. Si tratta di un sostegno che non può essere cumulato con altri incentivi. L’agevolazione è valida sino al 31 dicembre 2021 salvo l’esaurimento dei fondi disponibili.
Da tenere presente che il Decreto incentivi rottamazione auto 2021 ha provveduto al rifinanziamento del fondo (di cui al comma 1041 della legge di bilancio 2019) per 420 milioni di euro, per erogazione di contributi, così ripartiti: 120 milioni di euro per i contributi aggiuntivi all’acquisto di autoveicoli elettrici e ibridi (fascia da 0 a 60 gr/Km Co2); 250 milioni per i contributi all’acquisto di autoveicoli compresi nella fascia 61-135 g/Km Co2; 50 milioni per i contributi all’acquisto veicoli commerciali di categoria N1 nuovi di fabbrica o autoveicoli speciali di categoria M1 nuovi di fabbrica, di cui 10 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici.