LUTTO – Morto il vescovo Franco Croci, fu ordinato presbitero a Crema

Monsignor Franco Croci, vescovo titolare di Potenza Picena, già segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, è morto mercoledì 28 luglio. Era nato a Milano, ma è diventato prete per Crema – nella nostra diocesi fu ordinato sacerdote il 30 settembre 1961 – prima di vivere quasi tutta la sua esistenza a Roma, a servizio della Santa Sede.

Nato a Milano il 25 giugno 1930, dopo l’ordinazione presbiterale si è laureato in Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore, quindi la licenziato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e la laureat in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Aveva svolto vari incarichi in Roma, tra cui quelli di vicerettore dell’Almo Collegio Capranica, economo della Pontificia Accademia Ecclesiastica e nella prima sezione della Segreteria di Stato, per circa trent’anni.

Il 3 dicembre 1999 Croci era stato eletto alla sede titolare vescovile di Potenza Picena e nominato, allo stesso tempo, segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, ricevendo l’ordinazione episcopale da papa Giovanni Paolo II il 6 gennaio dell’anno successivo. Aveva rinunciato all’incarico il 3 settembre 2007 e il successivo 13 ottobre era stato nominato vicepresidente dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (Ulsa). Il 1º gennaio 2010 aveva cessato anche questo servizio.

I funerali del compianto presule sono stati celebrati giovedì 29 luglio, all’altare della Cattedra della basilica Vaticana.

IL RICORDO DEL VESCOVO DANIELE

Ho saputo solo la mattina di ieri, 30 luglio, a funerali avvenuti, della morte di S.E. monsignor Franco Croci, vescovo titolare di Potenza Picena, originario di Milano, ma diventato prete nella nostra Chiesa di Crema, dove aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale il 30 settembre 1961.

La mia conoscenza di monsignor Croci – che ha vissuto gran parte del suo ministero a servizio della Santa Sede – risale a molto addietro, e cioè alla fine degli anni ’70, quando ero studente a Roma e vivevo nel Collegio Capranica, di cui l’allora don Franco era stato economo per diversi anni.

Dopo la mia nomina a Crema avevo avuto occasione di incontrarlo alcune volte a Roma, e di sentirlo di tanto in tanto al telefono, sempre rinnovandogli l’invito a venire in visita a Crema: cosa che monsignor Franco desiderava fare, ma che poi il peggioramento delle condizioni di salute ha reso impossibile.

Ora, riconoscente per la benevolenza e l’affetto che mi dimostrava, lo raccomando a Dio, e lo affido alla preghiera di tutta la Chiesa cremasca, perché riceva la ricompensa promessa dal Signore Gesù ai suoi servi fedeli.

Al lutto per la morte di monsignor Croci si uniscono anche il mio predecessore monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como, e il cremasco monsignor Franco Manenti, vescovo di Senigallia.

+Daniele Gianotti, vescovo