Solennità del Sacro Cuore di Gesù, giornata di preghiera per la santificazione dei sacerdoti. E, come da tradizione, questa sera il vescovo Daniele ha radunato i presbiteri della diocesi presso la parrocchia, appunto, del Sacro Cuore a Crema Nuova per celebrare insieme l’Eucarestia. In piazza, all’aperto, con la partecipazione di un bel numero di fedeli.
Celebrazione nella quale si sono ricordati gli anniversari di alcuni confratelli: i sessant’anni di ordinazione di don Giuseppe Degli Agosti, i cinquant’anni di don Pier Luigi Ferrari e i quarant’anni di don Angelo Frassi, don Ezio Neotti, don Luciano Pisati e don Francesco Vailati.
Un’Eucarestia sempre molto sentita, nella quale il Signore Gesù si presenta come cuore che ama fino a dare la vita.
Nel vangelo Giovanni racconta quando i soldati hanno colpito con la lancia il costato di Cristo sulla croce e ne è uscito sangue ed acqua, testimonianza che l’evangelista sottolinea “perché anche voi crediate.” E il vescovo Daniele, commentando il brano, ha aggiunto: “Solo nella fede possiamo capire questo evento. Il sangue e l’acqua che escono dal costato di Cristo, la tradizione li collega ai sacramenti, anche se l’evangelista parla prima del sangue che dell’acqua. Il Sangue che significa la morte dalla quale sgorga lo Spirito che da la vita.”
“La morte del figlio di Dio – ha continuato mons. Gianotti – è espressione piena della dedizione di Cristo al Padre e ai fratelli. Anche a noi sacerdoti è possibile fare altrettanto, perché anche in noi lo Spirito diventi fonte della vita.”
E ha aggiunto come non dobbiamo dimenticare che c’è una lotta in atto contro le forze del male, contro le varie forme di morte. E ai sacerdoti è chiesto lo stesso impegno di Gesù che ha sempre combattuto appunto contro ogni forma di male.
“Sempre, anche quando siamo nella prova – ha concluso il vescovo – volgiamo lo sguardo a colui che è stato trafitto: lui è la sorgente della vita donata e della passione d’amore più
forte della morte. E ci sia data la grazia di perseverare forti e lieti e di annunciare per tutta la vita le insondabili ricchezze di Cristo.”
Al termine della celebrazione, accompagnata dal coro dell’Unità pastorale Sacro Cuore, San Carlo e Santa Maria dei Mosi, il vescovo ha voluto dare un ricordo ai sacerdoti festeggiati. A tutti un libro. A don Degli Agosti in ragione della sua grande competenza nelle lingue classiche, un testo dei padri della Chiesa in greco; a don Pier Luigi, biblista, un testo di commento alla Bibbia, agli altri quattro confratelli che celebravano il quarantesimo di ordinazione, un testo sulla “speranza”. “Avete ancora davanti tanti anni di ministero e una grande speranza deve sorreggervi”, ha commentato mons. Gianotti.
Poi la benedizione e la foto ricordo. Una bella serata per tutti, soprattutto per i sacerdoti.