VISITA MATTARELLA – Dal Presidente, a Cremona, coraggio, fiducia e speranza

Inaugurata stamattina in piazza del Comune a Cremona la targa in ricordo delle vittime del Coronavirus. “Qui per portare solidarietà e fiducia a questa terra”, ha detto tra le altre cose il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso ospite della giornata.
Il sindaco Gianluca Galimberti ha ripercorso il cammino di dolore di tante famiglie cremones,i che nella pandemia hanno perso i propri cari.
“Quando in quei giorni pesanti di sirene e sofferenza, uscivo dal Comune, mi sembrava che persino la statua del nostro patrono fosse stupita e affranta per il silenzio innaturale che avvolgeva Cremona. Ma in questo silenzio ci è stata data un’occasione: imparare ad ascoltare le voci degli altri nella comunità”.
Ecco allora che Cremona, la nostra terra “fin dall’inizio, tra le più colpite dalla pandemia, si impegna a imparare da quanto accaduto, affinché la passione vissuta rafforzi il desiderio di ascoltarci sempre e il dolore provato faccia crescere la ferma volontà di progettare, con l’Italia e l’Europa, il nostro comune futuro. Lei ci dà forza e coraggio. Le prometto, carissimo Presidente, che saremo persone di speranza”.
Significative le parole del Capo dello Stato, qui, come al nuovo campus della Cattolica a Santa Monica, visitato subito dopo.
In piazza anche l’intervento del presidente regionale Attilio Fontana. “Questa targa in memoria delle vittime del Covid interpreta l’incontro tra i cremonesi e quello tra futuro e memoria. Elementi chiave dell’essenza dell’umanità e del bisogno di comunione con gli altri uomini. Per i cremonesi, per i lombardi e per tutti noi italiani la piazza è un elemento che connota e caratterizza la vita comunitaria, è luogo di incontro di tutte le generazioni, dai bambini agli anziani, è metafora della città. La memoria dei cittadini è affidata al cuore di questa città ferita, ma al contempo ancora vitale”.
Mattarella subito dopo, poco prima delle 11, è ripartito per il campus universitario di via Bissolati, incontrando nell’occasione il professor Lorenzo Morelli con alcuni giovani ricercatori. Nel cortile ha ascoltato gli interventi del Rettore Franco Anelli, del presidente Fontana e del sindaco Galimberti. La violinista Lena Yokohama ha eseguito l’Inno d’Italia con lo Stradivari “Vesuvio”. Da brividi.
Il presidente ha anche avuto uno scambio privato con il cavalier Giovanni Arvedi, a più riprese ricordato da tutte le autorità come benefattore generoso con la sua Fondazione Arvedi-Buschini.
Presenti al campus anche la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti e l’assessore all’Istruzione, Ricerca, Università e Innovazione, Fabrizio Sala, così come il presidente della Provincia Mirko Signoroni, imprenditori, sindaci e ospiti vari.
Mattarella sul prato del chiostro centrale dell’università, ha evidenziato “l’esigenza di pensare concretamente ai giovani”, perché siano “direttamente coinvolti” nei processi di innovazione, dove si costruisce il loro futuro.
Oggi più che mai, “tutte le energie del Paese devono contribuire alla ripartenza. La collaborazione tra pubblico e privato è indispensabile per definire e attuare sollecitamente e con efficienza i programmi”. Il presidente ha anche ribadito che “il rispetto per la scienza è un elemento indispensabile” per il progresso sociale e la tenuta dello Stato.

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