La risposta dell’assessore Letizia Moratti a un’interrogazione del portavoce regionale Marco Degli Angeli (M5S) non lascerebbe spazio a interpretazioni. Tutto nero su bianco. Una bocciatura totale del PreSST nell’ex tribunale di Crema.
“Un doppio schiaffo ai cittadini cremaschi. Uno da Fontana&Moratti, che bocciano il PreSST all’interno dell’ex tribunale e buttano la palla negli ex Stalloni senza dare certezze né di fondi, né di progetti né di tempistiche; l’altro dalla Giunta Bonaldi che, pur a conoscenza della bocciatura, non informa il Consiglio comunale (riunito ieri sera, ndr) e l’Area Omogenea ed è in ritardo da anni nel trovare le soluzioni urbanistiche per concretizzare la progettualità dell’accorpamento dei servizi socio sanitari nell’area di proprietà regionale Stalloni (in stallo ormai da anni)”. Così commentano a caldo i due esponenti cremaschi del Movimento 5 Stelle, Marco Degli Angeli e Manuel Draghetti.
Degli Angeli attacca Fontana e l’assessore al Welfare: “Una risposta dal sapore amaro e una vera e propria mazzata per il Crema e tutto il Cremasco; la Giunta di centrodestra che anni fa aveva messo a rischio l’autonomia del nostro ospedale, ora nicchia sul potenziamento della nostra medicina territoriale. Tutto ciò è inaccettabile. È evidente che per loro siamo un territorio di serie B. Fontana e Moratti purtroppo prendono tempo per l’ennesima volta (i PreSST, previsti dalla Legge regionale 23, sono in ritardo da 5 anni, ndr) e, oltre a bocciare sonoramente l’ipotesi di PreSST nell’ex tribunale di Crema, non si assumono impegni seri per l’eventuale alternativa di presidio all’interno degli ex Stalloni. Tutto è fumoso. Non bastasse questo, creano un pericoloso dualismo con Rivolta d’Adda.
Il territorio cremasco ha bisogno di almeno due PreSST in grado di offrire tutti quei servizi sanitari di prossimità che non implicano l’ospedalizzazione. I presidi sociosanitari sono uno dei tanti obiettivi disattesi della Legge regionale che si sommano agli altri problemi evidenziati con forza dall’emergenza Covid”.
I grillini ritengono “che entrambi i territori del Cremasco e dell’Alto Cremasco meritino servizi territoriali all’altezza; non ci stiamo al gioco al ribasso e soprattutto è giunto il momento che la Giunta lombarda a guida centrodestra porti avanti atti concreti e metta a disposizione le risorse necessarie al Cremasco per implementare i servizi a oggi mancanti. Su questo punto la nostra posizione è ferma e inamovibile. Siamo stanchi di parole e promesse. Il governatore Fontana venerdì verrà in visita a Crema, ma con quale faccia spiegherà ai cremaschi l’ennesima beffa nei loro confronti? Avrà il coraggio di parlarne? Quando vedremo realizzate nel nostro territorio quelle promesse leghiste che, da anni, vengono disattese?”.
Dura anche la presa di posizione del portavoce comunale Draghetti: “Siamo esterrefatti dall’apprendere che Regione Lombardia abbia già sotterrato l’ipotesi ex tribunale da qualche settimana. Crema e il Cremasco fanno sempre la fine di Cenerentola. Tutti i fondi regionali per la sanità finiranno a Cremona? Il sindaco Bonaldi ne era a conoscenza? L’Area Omogenea è stata informata? Perché questa decisione non è stata resa pubblica e non è stata comunicata al Consiglio comunale? Cosa sta facendo l’amministrazione comunale? Il tema della riconversione degli ex Stalloni è nei cassetti da anni: cosa ha fatto il Comune per farsi trovare pronto a percorrere questa soluzione? Se l’ipotesi tribunale non è percorribile ci si attivi subito per trovare una soluzione alternativa, in tempi certi, senza perdere altri mesi o anni.”
I due portavoce del M5s sono preoccupati: “Purtroppo, in questi anni Crema ha perso appeal e servizi; siamo orfani del tribunale, dell’università e della Pierina, siamo ancora in attesa del completamento di un collegamento veloce con Milano, siamo fuori da ogni strategia di sviluppo regionale per mancanza di programmazione e ora rischiamo di non avere nemmeno i presidi sociosanitari, fondamentali per il rilancio della nostra medicina del territorio. In compenso ci troviamo scheletri come ‘l’ecomostro di CL’ e il relativo milione di euro andato in fumo. Ormai a Crema e al Cremasco arrivano le briciole rispetto ai piani di rilancio di Cremona. Buongiorno, anzi, buonanotte Crema!”.
Fuori dalla critica politica, Degli Angeli e Draghetti concludono con un appello a unire le forze per il bene dei cittadini: “Noi siamo a disposizione per dare il nostro massimo supporto per i PreSST territoriali in ogni tavolo istituzionale, come fatto fino a oggi, ma da parte di questa Giunta e del sindaco ci aspettiamo trasparenza e massima volontà di collaborazione. Noi ci siamo”.