Covid-19: vescovi Brasile, “conseguenze della pandemia devastanti soprattutto per i poveri”

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“Il Brasile sperimenta l’aggravarsi di una grave crisi sanitaria, economica, etica, sociale e politica, intensificata dalla pandemia, che ci sfida, a partire dalla diseguaglianza strutturale radicata nella società brasiliana. Nonostante tutti soffrano la pandemia, le sue conseguenze sono più devastanti per la vita dei poveri e dei più fragili”. È la dolorosa constatazione dei vescovi brasiliani, nel messaggio al popolo di Dio diffuso al termine dell’Assemblea plenaria virtuale della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb).
Mentre il contagio si diffonde senza argini in tutto il Paese, andando verso i 14 milioni di casi e i 370mila morti, i vescovi chiedono “competenza e lucidità” nella difesa della salute, affermando che “sono inaccettabili discorsi e atteggiamenti che negano la realtà della pandemia, ignorano le misure sanitarie e minacciano lo Stato di diritto democratico”. Un riferimento evidente al presidente Jair Bolsonaro, che pure non viene nominato. Viene chiesto, inoltre, “di prestare attenzione alla scienza, di promuovere l’uso di mascherine, distanziamento sociale e di garantire quanto prima la vaccinazione a tutti”, oltre a chiedere aiuti urgenti alla popolazione, soprattutto alle fasce più povere.
I vescovi assicurano la propria preghiera e manifestano “solidarietà ai malati, alle famiglie che hanno perso i loro cari e a tutti coloro che soffrono di più per le conseguenze del Covid-19″, sottolineando la loro “profonda gratitudine agli operatori sanitari ea tutte le persone che hanno dato la vita a favore dei malati”, oltre che per coloro che, nelle comunità cristiane, mettono a rischio la propria vita per aiutare i più vulnerabili.

Maggiori investimenti su sanità pubblica e istruzione

La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) esprime “sofferenza” per la ristretta partecipazione del popolo di Dio alle celebrazioni nelle chiese. Ma “siamo pastori e la nostra missione è di custodire” e “la sacralità della vita umana esige sensatezza e responsabilità” sostengono vescovi brasiliani.
In considerazione delle conseguenze della pandemia, la Cnbb chiede “maggiori investimenti nella sanità pubblica”, ritenendo inammissibili “i tentativi sistematici di smantellare la struttura di protezione sociale nel Paese”. Lo stesso si dice dell’educazione, aggiungendo che “è essenziale impegnarsi nel Patto globale per l’educazione, proposto da papa Francesco”.
L’episcopato denuncia anche la crescente violenza nella società e critica la facilità dell’accesso alle armi, favorito dal governo federale; fa poi riferimento all’incitamento all’odio propagato attraverso i social network e denuncia “l’uso della religione come strumento di disputa politica”.
Merita “attenzione costante la cura della casa comune, sottomessa alla logica vorace di sfruttamento e degrado”, il monito dei pastori, che aggiungono: “La desertificazione della terra nasce dalla desertificazione del cuore umano”.
Il messaggio si conclude con un appello all’unità, a promuovere la solidarietà e la condivisione, a ricostruire “la società brasiliana sulle fondamenta della giustizia e della pace, percorrendo la strada della fratellanza e del dialogo”.