Solenne, tradizionale Via Crucis questa sera alle 20.30 nella parrocchia di San Benedetto in città, presieduta dal vescovo. Ma, per via della pandemia, è stata sospesa la processione per il centro cittadino che attraeva numerosi fedeli.
Quest’anno quindi – nella speranza sia l’ultimo – una celebrazione concentrata in chiesa, comunque davanti alla reliquia della Santa Croce, alla bella immagine del Cristo morto e con un buon numero di fedeli.
Il cammino della passione s’è snodato, stazione per stazione con le letture proposte da alcuni giovani, intercalati dai canti di alcuni coristi e concluse ogni volta con il Padre Nostro.
Il vescovo Daniele, al termine della cammino ha rivolto un pensiero ai presenti. “La via del Signore – ha detto – non termina con la croce, ma con la Pasqua, è bene tuttavia sostare al termine di questa via della croce e fermarci per l’intera giornata del sabato santo da vivere nel silenzio.” Come una sosta su di un abisso: l’assenza di Dio. È stato cacciato dal mondo? “Consideriamo questo abisso, consideriamo cosa vorrebbe dire l’assenza di Dio dalla nostra vita!”
Mons. Gianotti ha concluso con una seconda considerazione: “Nel credo parliamo di una discesa agli inferi di Gesù, una discesa nel regno dei morti, dove scardina le porte della morte, prende per mano Adamo ed Eva e inizia la risalita della risurrezione. La forza del Signore e di averci raggiunto nell’abisso più profondo, dove tutto sembrava perduto e salvarci. Tutti Dio vorrebbe abbracciare nel suo amore!”