Rivolta d’Adda – Hub vaccinale chiuso, i Socialisti rivoltani contro la decisione

Rivolta d'Adda

“Non c’era bisogno che ce lo dicesse il commissario straordinario per l’emergenza Covid che ha visitato alcuni hub della regione che ‘In Lombardia non va tutto bene, bisogna migliorare'” lo affermano i Socialisti rivoltani che hanno “visto prima le difficoltà legate alle chiamate con anziani costretti a fare più di cento chilometri per essere vaccinati, poi quelle in merito all’apertura del centri vaccinali come quelli di Rivolta d’Adda, la cui attività particolarmente apprezzata, è durata solo quindici giorni perché, a detta degli esperti, non funzionale per le operazioni previste dal programmazione definita in ambito regionale”.

Nel frattempo è stato aperto a Crema, centro che dovrebbe diventare il punto di riferimento per tutto il territorio.  “Come socialisti rivoltani non condividiamo tale scelta perché ancora una volta, invece di privilegiare le realtà locali, si è preferito accentrare in un solo luogo gli interventi previsti per migliorare la situazione sanitaria e sconfiggere il coronavirus che, da più di un anno, affligge il nostro Paese e l’intero pianeta. Sarebbe stato meglio, a nostro avviso, coinvolgere i Comuni del territorio, gli enti del Terzo settore, particolarmente attivi a livello locale, le strutture sanitarie esistenti e i volontari che da sempre non fanno mai mancare il loro apporto nelle situazioni di emergenza”.