CAMPAGNA VACCINALE – Parti sociali, associazioni di categoria e sindacati uniti per supportarla

vaccinazione anticovid

A valle dell’incontro sulla Fiera, nella riunione di ieri presso la Camera di Commercio di Cremona, le parti sociali hanno esaminato la possibilità per il sistema datoriale cremonese di supportare la campagna vaccinale.
Il dottor Auricchio, Commissario straordinario, ha introdotto l’argomento ricordando che il 10 marzo la Giunta regionale lombarda ha approvato un protocollo con Confindustria a Confapi, aperto all’adesione di tutte le altre associazioni di categoria, finalizzato a  disciplinare la partecipazione delle aziende produttive con sede nella Regione Lombardia alla campagna vaccinale anti-Covid19.
Su tale protocollo è stata acquisita la disponibilità dei medici competenti, rappresentati dall’Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti (ANMA), che hanno sottoscritto l’accordo. A livello locale, alcune associazioni di categoria, in particolare Confindustria, hanno assicurato la disponibilità di alcune imprese locali a dar corso a quanto previsto nel protocollo. Poiché rispettare quanto richiesto dal protocollo non è semplice, richiede spazi adeguati relazioni sindacali strutturate, rispetto della privacy, ecc., alcune Associazioni quali la stessa Confindustria locale, ma anche Confartigianato e Confcommercio hanno proposto di poter collaborare con i due maggiori hub vaccinali sul territorio, vale a dire quello di Cremona presso Cremona Fiere e quello di Crema presso l’ex tribunale.
La proposta consiste nel destinare risorse per potenziare gli hub vaccinali, con linee dedicate ai dipendenti delle imprese locali e nel facilitare la compilazione dell’anamnesi utilizzando a tal fine i medici competenti. È stata esaminata informalmente con Ats lo scorso 24 marzo riscuotendo l’adesione convinta della dr.ssa Firmi. Anche i direttori sanitari delle due Asst di Cremona e di Crema hanno dato disponibilità a collaborare.
Il percorso è ovviamente integrativo e non sostitutivo del Piano vaccinale esistente, potrà concretizzarsi una volta completata la vaccinazione dei soggetti fragili e quando saranno disponibili adeguate dosi di vaccino. Dopo articolata discussione, i presenti hanno accolto la proposta, hanno dichiarato la disponibilità di sostenere con risorse delle imprese e delle Associazioni lo sforzo vaccinale in una logica incrementale e non sostitutiva. Poiché la tematica è molto complessa, s’è convenuto di costituire un gruppo di lavoro, che preveda oltre le Associazioni datoriali anche i sindacati, che si possa interfacciare con Ats e le due Asst per definire operativamente la questione. Nell’incontro che si è poi tenuto nel pomeriggio, il direttore generale dell’Ats, dott. Mannino, e la dr.ssa Firmi hanno confermato la disponibilità di Ats a collaborare.