Finita la zona rossa, Crema potrà ammirare e godere di una nuova splendida opera d’arte di Stefano Ogliari Badessi, in arte S.O.B. nomad artist cremasco che ha fatto sognare un’intera città, con la magia di Wonderlande che da anni ormai, porta in tutto il mondo la meraviglia della sua arte.
L’opera si trova in via Pesadori 31, e fa da finestra a un nuovo fashon lab di prossima apertura.. Una vetrina? molto di più, una vera e propria opera d’arte fortemente voluta dai titolari non solo per sottolineare l’impronta culturale del nuovo atelier, ma per offrire alla città quella bellezza che in questo periodo non dobbiamo assolutamente dimenticare.
Non chiamatela vetrina, perché non solo non ha merce e abiti esposti, ma perché è pura e indiscutibile arte.
Una vera e propria scenografia, dove il gioco delle profondità e degli spazi si intreccia con lo studio dei materiali, legno, e tessuti, diverse consistenze colori e profumi.
Dove la manualità e l’estro di Stefano di rendere qualsiasi tipo di materiale straordinario, si fonde con la bellezza e la precisione delle grafiche realizzate dal talento di Eleonora Vissani.
L’opera, prende forma da una mente creatrice di donna dalla quale esce un universo fatto di macchine da cucire, fantasia, pesci e stelle. Un universo creativo al centro del quale il sole e la luna, simbolo maschile e femminile, sono rette da due mani che, legate alla macchina da cucire danno vita a ogni cosa.
Un universo che non ha confini, per questo la rappresentazione esce, nel vero senso della parola dalla vetrata, proseguendo sul muro, per rompere lo schema che vede il mondo diviso in comparti stagni e l’arte bloccata in un preciso contesto.
STEFANO OGLIARI BADESSI, in Arte S.O.B.: è un artista nomade di installazioni, ispirato alla natura e ai sogni. Le sue opere nascono per essere mobili, facilmente trasportabili, concepite per essere trasportate in ogni parte del globo, spesso su due ruote, a sottolineare la sua sensibilità nei confronti dell’ambiente e della sua salvaguardia. Dall’Europa, all’Asia al Nord America, ha partecipato non solo a mostre personali e collettive, ma è stato invitato in diverse fiere d’arte e biennali internazionali tra cui: la Biennale di Soncino, The 56th Biennale of Venice ( special press event by swatch,), OPENART Art Biennale, Scope Art Fair, WONDERSPACE, SPRING / BREAK, fino ad una collaborazione con la Peggy Guggeneheim Collection di Venezia.
Ciascuna delle sue installazioni viene sempre immaginata come una fantasia per toccare una sfera alternativa della realtà poi realizzata utilizzando combinazioni sensoriali uniche e collaborazioni performative.
Ruolo fondamentale, è giocato dallo studio dei materiali, che, nei lavori più recenti si avvicinano sempre più alla natura: legni flessibili e rami di potatura “intrecciati” per dare vita a meravigliosi animali, spesso concentrandosi su specie cacciate e sfruttate, ne è un esempio l’ormai iconica balena.
Il nuovo obiettivo di S.O.B. è quello di uscire sempre più da gallerie e musei, prediligendo, parchi, giardini, luoghi di incontro, e altre realtà che sposano la sua stessa visione del mondo, in modo da veicolare l’arte in maniera fluida e spontanea e avvicinare ad essa anche coloro che ne sono più distanti, e mai immaginerebbero di entrare di propria iniziativa in un museo.