Piano cave provinciale: come noto martedì si voterà in Consiglio regionale dopo il sì della Commissione Ambiente del “Pirellone”. Il territorio ha già espresso la sua forte contrarietà rispetto alla cava di Galvagnino, al rondò di Ca’ delle Mosche, così come le diverse forze politiche. Cava che è a oggi prevista, nonostante le rassicurazioni riguardanti un’eventuale, difficile, effettiva messa in pratica del progetto.
Per il M5S, spiega Marco Degli Angeli, consigliere regionale: “Si tratta di un piano cave vecchio di 10 anni, che non tiene conto del calo della richiesta di materiale né considera l’effettivo fabbisogno per quanto concerne ghiaia e sabbia. Inoltre, le previsioni sono quelle di inserire una nuova cava nel territorio del comune di Crema, in una zona molto delicata sotto un profilo ambientale”. Stesso parere per Matteo Piloni del Pd (si legga su il Nuovo Torrazzo in edicola oggi).
Ma torniamo a Degli Angeli: “Il territorio non può diventare una groviera. Bene – specifica – che gli emendamenti presentati in commissione Ambiente dal Movimento 5 Stelle siano stati accolti e che quindi la Giunta abbia implementato le misure di mitigazione e salvaguardia ambientale, ma al piano cave rimaniamo contrari”. Proprio come il Pd.
PD, “DOPPIA VISIONE?”
Ma Degli Angeli si è detto perplesso per quanto riguarda proprio la posizione dei “dem”: “Stona questa doppia visione del Partito democratico, che in Consiglio regionale è contrario, ma che in Consiglio provinciale ha, invece, avallato il progetto”. Le parole di Degli Angeli si inseriscono nel solco di quanto detto da Manuel Draghetti, portavoce comunale del M5S a Crema: “Gli esponenti del Partito democratico, in primis nella persona del sindaco, che è anche Consigliere provinciale, sembrano confusi. Mi chiedo infatti come mai, quando in Provincia di Cremona è stato deliberato il Piano cave, molti esponenti del Pd, come Bonaldi, erano assenti e altri, invece, hanno votato a favore. Inutile picchiare i pugni sul tavolo e alzare la voce, come fatto dall’assessore Cinzia Fontana in audizione, quando ormai i giochi sono fatti e non si è fatto nulla per bloccare questo Piano quando si poteva farlo. Bonaldi e i consiglieri provinciali in quota Pd sono responsabili di una nuova ferita per il nostro territorio: avrebbero potuto bloccare l’approvazione in Provincia, ma non l’hanno fatto”.