I Carabinieri del Comando Stazione di Soresina, hanno arrestato in esecuzione di una misura di custodia cautelare, uno studente 17enne italiano, di origini indiane, accusato di reato continuato, estorsione, tentata estorsione, violenza privata). All’esito dell’attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma, infatti, è risultato che “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con minacce implicite ed esplicite di ‘fargli male’ e farlo picchiare da suoi connazionali utilizzando anche il social network ‘Instagram’, avesse costretto un altro studente 17enne a consegnarli somme di denaro per un totale di 500 euro, intimandogli di non denunciarlo ai Carabinieri”.
La vicenda è maturata presso il piazzale delle Corriere di Cremona, ove i due studenti che si conoscevano dai tempi delle scuole medie, frequentanti due diversi istituti tecnici del capoluogo, avevano modo di incontrarsi per prendere il pullman con cui raggiungevano i rispettivi Comuni di residenza. In particolare, la vittima dell’estorsione era stata presa di mira dal coetaneo a partire dal febbraio 2020 e sino al mese di marzo dello stesso anno, allorquando questi cominciava un’insistente opera di ‘bullizzazione’. “Gli accertamenti esperiti – spiegano dal Comando Provinciale dei Carabinieri – hanno consentito di appurare che la giovane vittima aveva consegnato fino a quel momento una somma di denaro di 270 euro, ma che poi l’emergenza era venuta meno sia per la sospensione delle lezioni in presenza che per il successivo periodo di vacanza estiva che non aveva permesso ai due giovani di incontrarsi troppo spesso. A fine febbraio di quest’anno però, il genitore ha denunciato come il figlio fosse tornato a casa sconvolto e agitato. Episodio che gli ha consentito di scoprire come dal precedente mese di gennaio 2021, precisamente a partire dal giorno 4, il figlio fosse tornato nuovamente oggetto di insistenti richieste di denaro da parte dell‘indagato, 2021, ragion per cui ha rinnovato la denuncia nei confronti dello studente estorsore corroborandola con numerosi ‘screenshot’ dei messaggi intercorsi tra i due studenti e conservati sul telefonino del figlio”.
Il 17enne spaventato aveva cominciato ad assecondare le richieste, consegnando altre somme di denaro da 100 a 250 euro, per un totale di 500 euro in circa due mesi, al suo aguzzino. Il tutto attenendosi scrupolosamente alle istruzioni ricevute per la consegna del denaro che in particolare prevedevano che il FlusFlos (come nel gergo viene chiamato il contante) dovesse essere lasciato cadere per terra come avvenisse per pura casualità. “Le minacce sono continuate – concludono i Cc – tanto che il giovane introverso, mite e facilmente impressionabile, ha avvertito un forte malore, una crisi di panico, che ha indotto il padre a richiedere nuovamente l’aiuto dei Carabinieri. Vagliati gli elementi di indagine raccolti dai militari e valutata anche la pericolosità del 17enne, il Tribunale per i Minorenni di Brescia ha emesso una misura cautelare che nella giornata del 10 marzo è stata eseguita”.