Il 22 dicembre 2020 s’è tenuta l’assemblea di Comunità Sociale Cremasca con i sindaci del Distretto: l’azienda consortile ha presentato il Piano Programma per il triennio 2021-2023, approvato all’unanimità. I vertici di Csc hanno sottolineato come le problematiche emerse a causa della pandemia abbiano inevitabilmente impattato sulla condizione sociale dell’Ambito Territoriale Cremasco.
“L’emergenza da subito aveva evidenziato su tutto il territorio un fronte ampio, impegnativo e a tratti drammatico d’interventi socio sanitari da rimodulare. I soggetti più vulnerabili, e in generale i più deboli, erano stati, in un primo momento, i più esposti al contagio e i più bisognosi di una mirata presa in carico. Al momento i primi dati a disposizione evidenziano già che le vulnerabilità sono più accentuate e più diffuse nella popolazione”, spiega il direttore di Comunità Sociale Davide Vighi. La riorganizzazione e gli elementi di sviluppo che il Piano Programma può favorire, si intendono sempre e comunque volti al perseguimento dell’obiettivo principale e prioritario di costruire e garantire un sistema che ponga sempre l’utente al centro, in una dimensione olistica della presa in carico.
In questo scenario, Csc intende consolidare e sviluppare strategie che portino a un efficientamento dei processi di lavoro e all’acquisizione di dati utili alla lettura di fenomeni sociali che aiutino la programmazione del welfare e la personalizzazione degli interventi. Nel Piano Programma 2021-2023, queste strategie si traducono in azioni concrete. Tra queste spicca la volontà di aprire un nuovo centro diurno, in aggiunta a quello già operativo presso il San Luigi. La novità, che sottolinea la grande attenzione di Csc verso questo genere di necessità, è la creazione di spazi per la residenzialità per i minori decretati: un importante ampliamento dell’offerta che permetterà ai ragazzi di fermarsi al centro anche per il pernottamento. Un ulteriore slancio in risposta all’emergenza sanitaria, che richiede maggiore rapidità della presa in carico e lo snellimento dei processi nel recupero di materiale d’archivio, è lo sviluppo digitale congiunto alla dematerializzazione dei fascicoli degli uten ti dei servizi distrettuali.
Anche per questo Comunità Sociale ha deciso di investire nell’implementazione della piattaforma e si propone di avviare i lavori propedeutici all’implementazione del gestionale per l’accesso del cittadino (accesso misure, richiesta informazioni, videoconferenze), prevedendo momenti di confronto con gli operatori del territorio per le necessità e momenti formativi. Per quanto concerne la sfera dei servizi è stato ha avviato uno studio di fattibilità di un nuovo modello organizzativo-gestionale del servizio Saap, che superi la logica prestazionale a favore di un servizio più flessibile e coerente con il progetto di vita del minore disabile. “Il Piano Programma non è un semplice atto burocratico, ma un’occasione di cambiamento e sviluppo organizzativo, nel rispetto dei vincoli, della sostenibilità e della riallocazione adeguata delle risorse. In un contesto di grande trasformazione socio-economica, il documento vuole rappresentare uno strumento di valenza strategica per accompagnare la definizione di nuovi percorsi e processi di lavoro”, commenta la presidente Csc Angela Beretta.