“Cari cittadini, care cittadine di Castelleone, è un onore per me ricevere la cittadinanza onoraria della vostra città che dunque da oggi sarà anche un po’ mia”. Così la senatrice a vita Liliana Segre ha risposto al riconoscimento attribuitole attraverso un attestato dal Consiglio comunale nel mese di luglio, dopo la proposta discussa a dicembre 2019. Un attestato nel quale si fa riferimento all’instancabile impegno della 90enne, che fu deportata ancora bambina nel campo di concentramento di Auschwitz, “per la pace e la salvaguardia dei diritti umani”.
“Ringrazio voi tutti e l’intero Consiglio Comunale per questa onorificenza che istituisce fra noi un vincolo sentimentale oltre che democratico e civico – prosegue la senatrice Segre –. Sono dunque ben felice di potermi dire da oggi vostra concittadina, purtroppo ragioni di età, di salute e di sicurezza mi impediscono di essere presente in città come vorrei, ma ci tengo a condividere con voi i sentimenti democratici e antifascisti che storicamente sono appannaggio della Regione Lombardia.
Certa che la condivisione della cittadinanza renderà più saldi i nostri valori e i nostri principi di accoglienza e solidarietà auguro alla vostra, anzi nostra, comunità un futuro di prosperità e di progresso morale e civile. Dopo il terribile periodo che la nostra comunità nazionale e il mondo intero hanno dovuto vivere e che drammaticamente rischia di prolungarsi, ne abbiamo tutti bisogno”.
“Nel ricevere la comunicazione della senatrice Liliana Segre per l’accettazione della cittadinanza ho provato emozione ed orgoglio – spiega il sindaco Pietro Fiori –. La stessa emozione che provai quando le ho stretto la mano nel novembre del 2019 incontrandola di persona a Milano. Orgoglio perché citando le sue parole “… questa onorificenza istituisce tra noi un vincolo sentimentale oltre che democratico e civico” la città di Castelleone contribuisce con un segno tangibile alla difesa di quei valori di pace, democrazia e solidarietà di cui è intrisa la nostra Costituzione e di cui Liliana è portatrice e testimone vivente”.