Oggi, martedì 15 settembre, nella ricorrenza della Beata Vergine Addolorata, la missionaria montodinese madre Pasqualina Gennari festeggerà i 60 anni di vita religiosa. Di questi, 56 li ha vissuti in India, dove tuttora svolge la sua mirabile azione accanto ai piccoli e ai bisognosi.
“Col cuore pieno di gratitudine – ci scrive in questa gioiosa ricorrenza – desidero dire il mio sentito ‘grazie’ a Dio per avermi scelta a continuare la sua missione d’amore nel mondo”.
Dall’ingresso nelle Figlie della Carità Canossiane a Bombay
Madre Pasqualina è nata a Montodine, nella cascina di via Pinetti, il 29 novembre 1936. Con i genitori Antonio e Alessandra cresce in una famiglia contadina numerosa, povera ma ricca di valori umani e cristiani. All’età di 15 anni Pasqualina, fortemente impegnata in parrocchia e nell’Azione Cattolica, “sente” con forza la chiamata missionaria e inizia un cammino di discernimento che la porterà, cinque anni più tardi, a partecipare alle esercizi spirituali nel convento delle Canossiane a Vimercate: qui, la decisione di farsi suora.
Il 14 settembre 1957 la giovane montodinese fa il suo ingresso nelle Figlie della Carità Canossiane e, al termine del noviziato, nel 1960 ha preso i voti e indossato l’abito religioso. Subito si propone per la missione, alla quale si prepara prima a Verona e poi in Inghilterra per imparare l’inglese, seguire un corso per infermiere e fare un tirocinio in ospedale.
Il 7 marzo 1964 madre Pasqualina lascia l’Italia e, dopo 14 giorni di viaggio in nave, arriva in India, a Bombay. I primi dieci anni di missione li trascorre al St. Joseph’s Canossian Convent di Belgaum, dove lavora con i bambini della scuola e in orfanotrofio. Poi due anni a Bombay e undici nella struttura di Thalassery, nel distretto di Kannur. “Quella di Thalassery – ricorda ancora oggi la missionaria – è stata un’esperienza unica: undici anni a lavorare tra ospedale, lebbrosario, opera socio-educativa e pastorale”.
Successivamente, madre Pasqualina è stata per un paio d’anni presso le Canossiane di Shirpur, occupandosi del grande dispensario sanitario dove passava tanta gente bisognosa. A seguire il ritorno a Bombay per altri nove anni, quindi un anno a Wellington, altri sei al St. Joseph’s a Belgaum dove ha lavorato all’assistenza agli anziani. Infine, nel 2005, il ritorno a Thalasserey, dove si trova ancora oggi occupandosi con entusiasmo e passione della sua missione di sempre: l’assistenza ai malati e ai bisognosi, ai poveri e agli orfani, a quelli che sono gli “ultimi” della terra.
Testimone autentica del Vangelo: lotta contro le povertà, le malattie e l’emarginazione
“La mia esperienza missionaria in India – ha avuto modo di rilevare qualche tempo fa in uno dei suoi ritorni a Montodine – testimonia che se vuoi fare del bene è importante riuscire a diventare una di loro, essere fra di loro. Devi imparare velocemente a conoscere la loro mentalità, la loro cultura, i loro modi di vivere. Tutto questo senza dimenticare di portare loro i nostri valori, la parola e l’amore di Cristo, ma sempre nel massimo rispetto del prossimo. Il senso della missione è questo: puoi convertire gli altri solo con la tua esperienza e la tua testimonianza. Non occorre parlare tanto: è la tua vita che parla per te”.
Madre Pasqualina, testimone autentica del Vangelo, ogni giorno lotta contro le povertà, contro le malattie, contro l’emarginazione… in un Paese come l’India cresciuto sì dal punto di vista economico, ma dove un’enorme popolazione sopporta tuttora condizioni di salario e sanitarie molto difficili.
Madre Pasqualina, ancora attiva nonostante l’avanzare dell’età e alcuni problemi di salute, afferma nella lettera che ci ha inviato: “Sono molto contenta di aver risposto alla chiamata del Signore, che ho vissuto nella gioia e nella totale donazione per l’avvento del suo Regno. Preghiamo per i giovani, che abbiamo la forza di rispondere ai suoi inviti… Io ho quasi 85 anni e occorre qualcuno che mi sostituisca… Coraggio, perché ‘la messe è molta (lontana e vicina), ma gli operai sono pochi’. Saluti e auguri a tutti”.
Oggi, nel giorno del suo 60° anniversario di vita religiosa, le sorelle di madre Pasqualina organizzeranno per lei una festa a sorpresa nella missione di Thalasserey, dove riceverà certamente anche la telefonata dei familiari e degli amici di Montodine che gli sono sempre vicini, anche con aiuti concreti.
Buon cammino e buona vita, madre Pasqualina!