Le ossa e i tessuti rinvenuti nell’auto carbonizzata di Sabrina Beccalli, 39enne scomparsa da Crema nella giornata di Ferragosto, non sono di un animale, come ipotizzato da un veterinario poche ore dopo il ritrovamento, ma di un essere umano. Lo hanno stabilito questa mattina gli esperti nominati dalla Procura che presso l’istituto di Medicina Legale di Milano hanno effettuato le analisi su quanto rinvenuto nella vettura della giovane mamma data alle fiamme da un amico, Alessandro Pasini, con il quale Sabrina aveva passato la serata del 14. L’uomo, che si trova in carcere con la duplice accusa di omicidio e distruzione di cadavere, ha dichiarato di non essere responsabile della morte della ragazza che a suo dire sarebbe stata stroncata da una overdose.
Ora il Ris di Parma si metterà al lavoro per l’esame del Dna. Solo questo accertamento potrà dire se quelli ritrovati siano i resti della povera donna. Nel frattempo, a breve, verrà effettuato un ulteriore sopralluogo su quanto rimane della vettura incendiata nella campagna di Vergonzana.