Dopo l’assessore alla Cultura della Lombardia, prof. Stefano Bruno Galli, il gruppo leghista cittadino ha portato oggi in città l’assessore regionale a Sport e Giovani, Martina Cambiaghi. Prima dell’incontro stampa, il membro della Giunta Fontana ha visitato il Velodromo (dove è stata informata della futura ristrutturazione grazie al bando “ex Coni”) per poi essere ricevuta in Comune, alla presenza del consigliere comunale della Lega Andrea Agazzi, del delegato allo Sport Walter Della Frera e di una rappresentanza della Commissione Sport comunale. Poco dopo la delegazione è giunta al circolo sportivo “Al Tennis”. “Ringraziamo l’assessore Cambiaghi per la sua presenza – ha introdotto Agazzi in conferenza -. L’obiettivo della visita è condividere dubbi e problemi dello sport cremasco, anche alla luce dei nuovi protocolli, che l’assessore ben conosce. Era giusto far sentire in Regione la voce del territorio e mostrare la vivacità del mondo sportivo cremasco, che ha importanti numeri”. I politici hanno cercato di fare il punto della situazione tra normative nazionali e regionali che, dopo la chiusura obbligatoria del lockdown (di impianti, campionati e strutture) stanno ora limitando l’attività sportiva.
L’IMPORTANZA DI FARE SINTESI. “Anche il nostro Comune ha compreso che in questa fase è importante fare sintesi per portare a casa obiettivi importanti per la città. Ci dà la carica vedere la Regione così vicina al nostro territorio. Possiamo tranquillamente dire che è in corso un processo di avvicinamento del Comune e del Cremasco alla Regione”, ha proseguito Agazzi. Dando poi la parola a Della Frera. Il quale ha ringraziato Cambiaghi per aver ascoltato la Commissione e accolto le varie sollecitazioni, fornendo dritte su bandi e idee della Lombardia per ripartire (in sicurezza) a 360° con lo sport, pur a fronte di mancanza di sponsorizzazioni e calo dell’utenza. “Le società anche da noi sono state messe in ginocchio dal Covid”. Il delegato allo Sport comunale ha sottolineato la necessità “di lavorare insieme, come si sta facendo anche in Commissione Bilancio, perché Crema e Cremasco usufruiscano al meglio delle risorse a disposizione. Senza fare sistema i risultai non arriveranno”, ha concluso, rimarcando, da medico, quanto sia fondamentale ripartire in sicurezza, rispettando le regole. Inutile negarlo: il benessere psicofisico di tutti noi è stato duramente colpito durante il lockdown anche per l’assenza della pratica sportiva. Ma la ripresa deve essere sicura.
REGIONE VICINA A GESTORI E SPORTIVI. Spazio poi a Cambiaghi, che dapprima s’è congratulata con Fabiano Gerevini e i soci de “Al Tennis” per la cura e le proposte del centro sportivo. “Per tutti noi sono stati e saranno mesi difficili da molti punti di vista, sanitario, sociale, economico e anche sportivo. Come Regione in questo periodo abbiamo ascoltato le esigenze concrete del mondo sportivo, tra mancanza d’entrate, affitti da pagare, attività bloccate e incertezza sul futuro ritorno degli atleti e dei tesserati”, ha esordito l’assessore regionale. Di qui i bandi promossi dalla Regione. Presto al via. Essenzialmente due: sull’impiantistica sportiva, con contributi a fondo perduto fino a 150.000 euro per manutenzioni e copertura delle spese (cuba 7,5 mln di euro, con risorse suddivise per provincia; apertura il 28 luglio); a sostegno delle società e delle associazioni sportive lombarde, contribtui fino a 10.000 euro per spese ordinarie e straordinarie (in totale 3,8 mln di euro, di cui un milione da Fondazione Cariplo; partenza il 15 luglio). “Per noi fare sistema significa collaborare con i Comuni e anche con le istituzioni sportive – ha aggiunto Cambiaghi – come Coni e Federazioni, per fare somma di bandi, risorse e iniziative e ampliare la platea dei beneficiari. La giovane componente della squadra del governatore Fontana ha chiarito quanto sia “fondamentale il confronto in atto con le diverse realtà, per capire le reali esigenze di chi fa sport e di chi gestisce gli impianti”. Il padrone di casa, Gerevini, omaggiando l’assessore con una polo del circolo, ha evidenziato la necessità di snellire le linee guida e uniformarle, specie nelle strutture miste con diverse attività contemporanee, pur continuando a rispettare le norme anti contagio. Le società chiedono poche regole e chiare: messaggio recepito dall’ospite.
Prima dei saluti i complimenti di Cambiaghi per il dialogo e la collaborazione, in città, tra maggioranza e minoranza e per la vivacità di Crema “che conta tanti tesserati, impianti e società. Vi auguro che il Velodromo, con le risorse arrivate dal bando ‘Sport e salute’, possa diventare punto di riferimento del ciclismo lombardo, anche per aumentare l’attrattività del territorio”.