Prima lo sciopero dei legali, poi il Coronavirus con lo slittamento di tutte le udienze. Così per conoscere il verdetto conclusivo del procedimento in corso da oltre 12 anni legato al delitto di Angelo Ogliari, il commerciante d’auto barbaramente ucciso nel cortile della sua abitazione di Cremosano nella notte del 31 ottobre 2007, si dovrà attendere il 2 febbraio del 2021. In quella data la Corte di Cassazione, che si sarebbe dovuta pronunciare il 5 giugno prossimo, si esprimerà in merito alla sentenza di condanna dell’8 febbraio 2018 a carico della ex moglie di Ogliari, con la quale il cremasco aveva da tempo in atto un contenzioso per la figlia a lui affidata ma portata in Polonia dalla madre, e l’ex fidanzato di lei. La Corte d’Assise d’Appello di Milano li ha ritenuti colpevoli e quindi condannati a 30 anni di carcere ciascuno. Alla Corte romana il compito di chiudere la vicenda con l’ultima e definitiva sentenza.
