EMERGENZA – Attivato uno “Sportello psicologico” per i dipendenti comunali

Oggi il sindaco Stefania Bonaldi ha inviato a tutti i dipendenti dell’Ente una lettera (sabato integrale sul nostro settimanale) in cui si complimenta con tutto il personale per gli sforzi straordinari compiuti in quest’ultimo periodo, che hanno richiesto flessibilità, applicazione, scrupolo, e anche una dose superiore di energie, fisiche e psichiche. Anche i lavoratori del Comune, infatti, sono stati colpiti dall’emergenza del contagio, talvolta anche direttamente. Per questo motivo la Giunta ha pensato di fornire uno “Sportello psicologico”, cui i dipendenti avranno libertà e facoltà d’accedere.

IN CAMPO I PROFESSIONISTI. Se ne occuperanno gli stessi specialisti utilizzati all’epoca del sequestro del pullman delle scuole medie “Vailati” , nel marzo 2019: la proposta d’intervento e supporto è stata presentata dalla dott.ssa Federica Frosi, psicologa dell’Associazione Emdr, che già efficacemente ha sostenuto l’amministrazione l’anno scorso.  “Abbiamo scelto di avvalerci di una realtà esperta nella gestione dello stress post traumatico – spiega il sindaco nella lettera – per garantire il necessario supporto psicologico a quanti fra voi, lavoratori e lavoratrici, per varie condizioni, personali (malattia, lutti, isolamento) o lavorative (gestione pratiche che, per tipologia e numero, sono risultate, proprio anche dal punto di vista psicologico, particolarmente gravose) avvertano il bisogno dell’aiuto di un professionista dedicato”. Una decisione che si confida “faccia percepire quel senso di appartenenza e di ‘Comunità’ che, nel nostro Comune, noi amministratori abbiamo avvertito con grande nettezza durante questa emergenza, che ci ha commosso e al contempo faccia sentire la vicinanza concreta del nostro Ente a tutti e tutte voi”. Ente, sottolinea Bonaldi, che ha anche appreso nuove modalità di lavoro, come lo smart working, “traguardi che ci parevano lontanissimi nella Pubblica Amministrazione e che invece abbiamo guadagnato e che necessariamente ora resteranno delle ‘conquiste acquisite’ della nostra modalità lavorativa”.

IL PERCHÉ DELLO SPORTELLO. La delibera di Giunta che attiva lo Sportello psicologico in favore dei dipendenti comunali, parte dal presupposto che l’emergenza Covid ha toccato in modo molto significativo il territorio della Provincia di Cremona, realtà che, con un indice di contagio dell’1,74% per abitante, risulta essere la prima provincia lombarda (e, quindi, italiana) per  numero di soggetti colpiti dalla malattia. “Nell’ambito del territorio provinciale anche il Cremasco registra indicatori analoghi, con la città capo comprensorio che presenta un indice di contagio elevato, pari all’1,48% per abitante”, si legge nel documento redatto da sindaco e assessori. Da tale situazione sono derivati, a cascata, tanto un numero rilevante di quarantene fiduciarie e di isolamenti domiciliari per molti lavoratori comunali, quanto l’esonero dal lavoro in via precauzionale per i dipendenti residenti nella ‘zona rossa’ individuata già dal 21 febbraio 2020 nel territorio di Codogno e dei Comuni limitrofi.

Proprio in conseguenza della repentina e pervasiva diffusione del virus all’interno della struttura comunale, l’amministrazione s’è immediatamente conformata alle disposizioni delle autorità governative e sanitarie “che richiedevano di individuare i servizi essenziali da svolgere in presenza e che hanno inoltre comportato l’attivazione di alcuni istituti (smaltimento ferie arretrate, lavoro agile, messa in disponibilità per molti dipendenti), i quali hanno determinato l’allontanamento di molti lavoratori dalle diverse sedi comunali, fatto che, da un lato, ha rappresentato un doveroso atto di tutela della salute dei lavoratori ma che, dall’altro, potrebbe determinare, al rientro in servizio, dopo un lungo periodo di isolamento domiciliare, possibili situazioni di stress e di tensione per i lavoratori”.

Di qui la decisione di avvalersi di una realtà di esperti nella gestione dello stress post traumatico “al fine di garantire il necessario supporto psicologico ai lavoratori che, per varie condizioni, personali (malattia, lutti, isolamento) e lavorative (gestione pratiche che, per tipologia e numero, sono risultate, anche dal punto di vista psicologico, particolarmente gravose, come nel caso degli uffici di Stato civile e Cimiteri) dovessero aver bisogno di supporto.