Sono venti mesi che padre Gigi Maccalli è stato rapito in Niger (era il 17 settembre 2018). E questa sera s’è pregato per la sua liberazione (ma anche per la conversione dei suoi rapitori) nella chiesa parrocchiale di Madignano il suo paese natale. Ha presieduto la veglia il vescovo Daniele e l’ha guidata il parroco don Giovanni Rossetti. Presente anche Enrico Fantoni, responsabile dell’Ufficio Missionario della diocesi.
Si apre con la lettura del Vangelo nel quale Gesù garantisce l’efficacia della preghiera: Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto (Lc 11,9). La riflessione di due amici di padre Gigi, Ivana e Dino Avanzino, che verrrà letta sulla fine della veglia, termina proprio con questa convinzione: “Papa Francesco in una delle sue omelie a Santa Marta ha detto che dobbiamo imparare a chiedere a Gesù con forza e con decisione ciò che vogliamo ottenere, noi ora gli chiediamo: Fai tornare padre Gigi!”
In questo clima di fiducia e speranza è seguita la recita del Santo Rosario, secondo i misteri gloriosi, introdotti ciascuno dal relativo brano di Vangelo o degli Atti degli Apostoli e dalla citazione di una riflessione di papa Francesco.
Dopo il rosario la già ricordata testimonianza dei due amici di padre Gigi, letta da Enrico Fantoni, nella quale sottolineano l’entusiasmo nell’annuncio del Vangelo del missionario cremasco e la sua convinzione che la prima evangelizzazione altro non è che umanizzazione.
Anche il vescovo, nel suo breve intervento, ha dato speranza, ricordando il video diffuso qualche settimana fa che dimostra come padre Gigi sia ancora vivo (nella ripresa di pochissimi secondi si presenta, assieme a un compagno di prigionia). “Sullo sfondo – ha aggiunto – si sentiva il soffiare del vento. Probabilmente il video è stato girato nel deserto.” E da qui ha preso spunto per parlare del vento dello Spirito Santo, capace di trasformare ogni cosa, anche l’aridità del deserto stesso.
“Non so – ha aggiunto – se padre Gigi sa che è stata liberata Silvia Romano, rapita dopo di lui e prima di lui liberata. Se lo sapesse direbbe che è contento anche se gli è passata davanti: lui aspetta con pazienza e speranza, nella fede della forza dello Spirito.”
La veglia s’è conclusa con la preghiera per l’Africa composta dallo stesso padre Gigi.
Fantoni ha ringraziato e salutato tutti coloro che hanno partecipato via streaming alla veglia, nella speranza si non vederci il mese prossimo, perché padre Gigi sarà già stato liberato.