A 19 mesi dal rapimento di padre Gigi Maccalli nella sua missione in Niger, questa sera alle ore 20.30 il vescovo Daniele ha celebrato una santa Messa (a porte chiuse) nel santuario della Madonna delle Grazie per invocare dal Signore la sua liberazione. Davanti all’altare, una grande lampada che indicava dieci mesi e sulle balaustre le altre nove per richiamare visivamente il complessivo lungo periodo di detenzione del missionario cremasco dopo il suo rapimento avvenuto il 17 settembre 2018. Una Messa ricca di maggiore speranza in quanto, pochi giorni fa, un video inviato al giornale Avvenire ha testimoniato che padre Gigi è ancora vivo: ha infatti parlato egli stesso per 24 secondi, dicendo il suo nome e la data in cui veniva ripreso.
La celebrazione è stata trasmessa da Lodi Crema Tv canale 111 e, come di solito, sul canale YouTube de Il Nuovo Torrazzo, raggiungibile anche tramite le homepage dei siti della diocesi e del Torrazzo stesso.
Commentando il Vangelo della terza apparizione di Gesù risorto agli apostoli, quella sul mare di Tiberiade, il vescovo Daniele ha sottolineato come la Pasqua inizi sempre con una mancanza: come la Maddalena non trovò il corpo del Signore al sepolcro e pensava fosse stato rapito, qui gli apostoli non pescano nulla. Restano a mani vuote. Manca loro il pesce. Ma in realtà non si rendono conto di quanto a loro davvero manca. E basta ascoltare lo sconosciuto che dalla riva li invita a gettare le reti, per fare un grande pesca e capire subito ciò che davvero mancava loro: la presenza del Signore. Di fronte alle tante, anche gravi, mancanze a cui siamo costretti in questo periodo, Dio dona al mondo la vita tramite il Cristo risorto.
“E cosa sarà mancato di più a padre Gigi.” Si è chiesto il vescovo. “Per lui sarà stato più facile vedere il Signore risorto sulla riva dei suoi 600 giorni di prigionia. Forse è la sua voce che ci dice: ‘È il Signore!’ e ci invita ad andare verso di Lui, per capire, dalle nostre mancanze, la grandezza del dono di Dio. Ti rendi conto che cosa è il dono di Dio, che cosa ti vuole dare? Non diamo una risposta a buon mercato: ci sia concesso di rivederlo vivente in mezzo a noi e di seguirlo con tutte le nostre forze.”
A termine della Messa il vescovo Daniele ha ricordato che domani mattina alle 7.30 riprenderà al santuario della Pallavicina la recita del Rosario, seguito dalla Messa per le vocazioni sacerdotali e religiose.
Ha poi informato che, ogni settimana, vi sarà un appuntamento di preghiera e riflessione su varie tematiche: venerdì prossimo si pregherà per il nostro Paese e il mondo del lavoro presso la chiesa di San Giuseppe lavoratore alle Villette.
Conclusa la celebrazione, Enrico Fantoni, ha letto una lettera inviata dal fratello di padre Gigi, dopo aver appreso la notizia che è ancora vivo. Di seguito, la proiezione di una intervista che lo stesso padre Gigi aveva rilasciato a Crema prima di partire per il Niger due anni fa.