CORONAVIRUS E SERVIZIO SAAP – Sospesa a malincuore l’assistenza domiciliare

Comunità sociale cremasca
Comunità Sociale Cremasca, ingresso alla sede

“Nella giornata di mercoledì noi sindaci cremaschi ci siamo consultati in ordine alla questione della prosecuzione o meno del servizio Saap al domicilio, cui avevamo dato il via pochi giorni fa”, premettono il presidente di Area Omogenea cremasca Aldo Casorati e il sindaco di Crema Stefania Bonaldi.

Ciò a seguito anche di diversi confronti tecnici avvenuti con gli enti gestori e Comunità Sociale Cremasca, che da un lato mettevano in luce le esigenze, sacrosante, delle famiglie di bambini e ragazzi portatori di fragilità, ma nel contempo legittime preoccupazioni per il personale di servizio, che non aveva fatto mancare di far sentire la propria voce.

“Dopo avere acquisito anche informazioni dai servizi sociali dei sub-ambiti cremaschi, ci siamo trovati al bivio: sospendere i servizi educativi domiciliari, dando preminenza all’interesse e alla tutela della salute pubblica dei cittadini, salvo indicazioni ministeriali diverse, oppure garantire il servizio mettendo in atto tutte le cautele del caso”.  

La decisione finale, non facile, è stata quella della sospensione dei servizi domiciliari non essenziali, ritenendo prioritario e doveroso tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini e contenere ogni forma di possibile contagio. “Siamo molto dispiaciuti e continuiamo a essere vicini e solidali con le famiglie che hanno questo ulteriore carico in un momento difficile e delicato, ma proprio la straordinarietà del momento e l’ulteriore stretta data con le restrizioni arrivate nella serata di ieri motivano e giustificano la decisione”, hanno commentato Casorati e Bonaldi.

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