CORONAVIRUS – Vertice dei sindaci in Comune a Crema: servono scelte condivise e risposte celeri. Per ora chiusura attività fino a martedì

Vertice dei sindaci cremaschi in Sala degli Ostaggi, alle ore 10, in città. Al tavolo dei relatori, dove di solito siede la Giunta, il sindaco Stefania Bonaldi, il presidente dell’Area Omogenea Cremasca Aldo Casorati e quello della Provincia di Cremona Mirko Signoroni.

Il confronto è stato costruttivo. Niente panico, ma la preoccupazione sale di ora in ora anche nei paesi, questo s’è percepito. Tutti d’accordo sulla necessità di scelte condivise e celeri. Il sindaco Ilaria Dioli di Casaletto Vaprio ha chiesto “misure certe per essere chiari con i cittadini”, avanzando l’idea di una chiusura delle scuole fino al prossimo 29 febbraio, ma sentiti altri sindaci, Casorati ha preannunciato l’ordinanza di chiusura fino a martedì per poi aggiornarsi oggi alle ore 18 in una nuova riunione (dopo il vertice in corso in Prefettura).

Sul Cremasco, per ora, la decisione è quella di sospendere tutte le attività sportive e i pubblici “assemblamenti”, fino al pomeriggio di martedì 25 febbraio. L’ordinanza dei sindaci, con le scuole già chiuse per il Carnevale, porterà alla chiusura di centri sportivi, asili nidi pubblici e privati e degli oratori. Si è in attesa dei provvedimenti delle Diocesi di Crema e di Cremona, dopo che Lodi ha già provveduto in tal senso. Chiuse anche le palestre e la piscina comunale di Crema. Si va verso il totale stop a eventi sportivi e ludici, alle manifestazioni carnevalesche e agli allenamenti di tutti gli sport.

“Entro le ore 15 di oggi la Regione fornirà direttive riguardanti anche le attività private, e le linee guida a tutte le amministrazioni territoriali”, ha dichiarato Signoroni. Il sindaco di Spino d’Adda, Luigi Poli, ha chiesto a Bonaldi e Casorati di ricordare alla Prefettura che nel suo Comune sono molti gli studenti che studiano a Lodi. Pietro Fiori, primo cittadino castelleonese, da insegnante, auspica “un provvedimento dell’Ufficio scolastico provinciale che copra istituti di ogni genere e grado a partire da mercoledì, in modo che tutti possano organizzarsi”. Prima di partire per Cremona chi è al governo ha visitato anche il vescovo Daniele Gianotti, in quanto, da più parti, in assemblea è emersa la richiesta di comunicare ai sacerdoti di chiudere luoghi parrocchiali e oratori per evitare qualunque possibilità, anche remota, di contagio. D’altronde quello di evitare i contatti sociali e gli assemblamenti di persone è una della richieste di Asl e Regione.

Dopo gli ultimi sviluppi nel territorio, nel frattempo, sale ancor più la paura. Stamani la città era poco affollata rispetto al solito e qualcuno indossava la mascherina, persino al volante dell’auto. E stavolta lo smog non c’entra nulla. Le farmacie sono state prese d’assalto e, come ha detto anche la Bonaldi nell’incontro in palazzo comunale, sono andate esaurite le protezioni per il volto e i flaconi di igienizzante mani, anche presso i grossisti. Nel frattempo, mentre scriviamo, salgono a 34 i casi in Italia: 25 in Lombardia, 9 in Veneto.