Dopo gli ultimi aggiornamenti sono saliti a 20 i casi accertati di Coronavirus lombardi, 16 nel Lodigiano, 3nel Veneto e l’ultimo nel Cremonese. Una decina di paesi lodigiani – su tutti Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda (territorio di provenienza del 38enne ancora molto grave, primo caso accertato) – sono in “quarantena”, con bar e attività chiuse, strade deserte e l’invito ai residenti (in totale un bacino da 50.000 persone) a non uscire di casa per contatti sociali. I treni, da oggi e fino a nuova comunicazione, non fermano nelle stazioni di questi centri coinvolti.
Rispetto agli allarmi che si inseguono in queste ore anche sul Cremasco, per le ovvie relazioni di scambio e di prossimità con il Lodigiano, il Comune intende rassicurare “che le Autorità Sanitarie Locali e Regionali sono in azione e al lavoro per approfondire i casi e circoscrivere eventuali fonti di contagio. Le comunicazioni ufficiali saranno rese dalla Ats Cremona Mantova, con cui il Comune è in costante contatto, e da Regione Lombardia”. Oggi, però è stato segnalato un primo contagiato nel Cremonese, un uomo di Sesto e Uniti, da giorni ricoverato all’ospedale di Cremona, città dove oggi le scuole sono chiuse e gli eventi annullati. Lo ha confermato il sindaco di Sesto Cremonese, invitando i cittadini a seguire i Protocolli attivati. Rispetto ai due casi in Veneto, invece, è morto il paziente di 78 anni. Per quanto riguarda il Comune di Crema, tutti i servizi comunali continuano a funzionare regolarmente, ma proprio tra mezz’ora si svolgerà una riunione dei sindaci cremaschi. Alle 12, poi, Stefania Bonaldi e i vertici di Area Omogenea saranno a Cremona per un vertice in Prefettura.
Per quanto riguarda il Carnevale, la decisione, appena annunciata, è stata per la sospensione: al di là della paura della gente, in effetti, non è il momento di fare festa.