“Lunedì sera, in Consiglio comunale, abbiamo faticato non poco a convincere il sindaco di Crema e il Partito Democratico circa il fatto che il Comunismo e il Nazifascismo sono state entrambe ideologie che nella realizzazione – laddove sono arrivate al potere – hanno prodotto tragedie e aberrazioni: non volevano sentir ragioni, per loro andava condannato solo il Fascismo (del Nazismo si erano dimenticati, ho dovuto rinfrescare io la memoria in tal senso…)”, ha scritto Antonio Agazzi in un comunicato post riunione.
“Il motivo in base al quale avremmo dovuto graziare il Comunismo risiedeva nel fatto che, in Italia, si è sperimentato il solo Fascismo: ho dovuto rammentare che se non si è fatta esperienza del Comunismo nostrano – filo sovietico, con Togliatti – ciò è solo dovuto al fatto che la Dc vinse le elezioni politiche del 1948 e lasciò all’opposizione il Pci per 50 anni, sempre confermata al Governo dagli italiani, con i propri alleati. Avesse vinto il fronte popolare nel ‘48, probabilmente saremmo scivolati nell’orbita sovietica, nel Patto di Varsavia anziché nella Nato. E poi come dimenticare le Foibe, i Gulag, Stalin, i carri armati a Praga, in Cina, la Corea del Nord, Pol Pot in Cambogia!?”, la riflessione finale.
Domani sulle nostre colonne ampi articoli sul Consiglio comunale di lunedì scorso.