“Non voglio insegnare niente a nessuno, so di sicuro quello che non si deve fare. Mi pongo come un monito. Ragazze, capite cosa è il vero amore, che non ha niente a che fare con la gelosia e l’impulso possessivo. Vogliamoci bene, amiamoci e diciamo basta alla violenza di ogni tipo”.
Le parole di Valentina Pitzalis – ospite con Selvaggia Lucarelli e Giusy Laganà all’incontro promosso stamattina da Pallacanestro Crema, Rete Contatto e Fare Xbene onlus – proprio perché pronunciate da lei hanno un peso specifico enorme. Valentina, 34 anni, sarda, è la ragazza che nel 2011 è stata sfigurata dal fuoco, divenendo simbolo della violenza sulle donne. Dopo la visita dello scorso anno, la Pitzalis è tornata a Crema con la sua testimonianza che ben si è intrecciata alle parole della giornalista e blogger Lucarelli, volto noto televisivo che ha sposato la causa per un mondo senza più violenza.
“La cultura del rispetto, educare le nuove generazioni alla sensibilizzazione delle differenze” il tema dell’incontro, che ha visto una sala Pietro da Cemmo zeppa di studenti delle scuole superiori della città, di Galilei, Sraffa e Racchetti-Da Vinci. Lorenza Branchi, “manager” della Pallacanestro Crema ha coordinato la mattinata, presentando il progetto dei ragazzi del basket per dire no alla violenza contro le donne. Per la “Giornata mondiale” sul tema, in calendario il 25 novembre, diverse sono le iniziative in città.
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