BEATIFICAZIONE CONCHITA – Pellegrini cremaschi entusiasti per la visita e l’esperienza di fede

I cremaschi partiti per il Messico lo scorso 25 aprile. dopo la beatificazione di Concepcion Cabrera De Armida (Conchita, ispiratrice della congregazione dei Missionari dello Spirito Santo, a capo della parrocchia di S. Maria della Croc ) son rientrati dal viaggio-pellegrinaggio colmi di gioia.
Pinuccia, Mariagrazia, Roberta, Sebastiano, don Alceo e fratel Walter hanno potuto godere dell’intera cerimonia all’interno della basilica di Guadalupe, provando intense emozioni e vivendo un’esperienza di fede veramente toccante. “La partecipazione a un evento di questa portata, un momento di grazia come una beatificazione, è di per sé significativo, ma l’averlo potuto condividere con le migliaia di persone presenti è stata una fortuna ulteriore”, ci dicono. La basilica di Nuestra Senora de Guadalupe veicola una devozione enorme. “La dimensione grandiosa della struttura del santuario è impressionante, non facilmente descrivibile”.
Il viaggio, prima di arrivare a città del Messico e alla celebrazione, ha toccato anche i luoghi di vita di Conchita e dell’antichissima cultura messicana, di tutte le travagliate storie delle dominazioni/battaglie di liberazione di questa terra sudamericana, che è rimasta nel cuore dei pellegrini. Grazie alla presenza di fratel Walter sono stati vissuti anche molti aspetti di vita quotidiana. “Città del Messico, con i suoi venti milioni di abitanti e una dimensione geografica con un diametro di quasi 50 km, trasuda in ogni angolo del centro storico la storia e le sofferenze di un popolo, che in molti
hanno provato a dominare senza mai riuscirci: oggi manifesta una fierezza e un senso di appartenenza notevoli”.
Il gruppo ha potuto conoscere la “madre spirituale” dei Missionari dello Spirito Santo, il contesto in cui ha maturato la sua “santità”; ciò ha consentito a tutti di vivere indimenticabili momenti personali di riflessione e preghiera. “Abbiamo incontrato quasi tutti i Missionari che sono passati in
questi anni dalla nostra parrocchia di S. Maria, rivivendo con loro alcuni nostalgici ricordi; tra loro citiamo il primo parroco p. Ricardo Castillo, che abbraccia tutti con affetto”. Da tutti i partecipanti non può mancare un forte ringraziamento a fratel Walter, religioso dei MSpS, madrelingua, “capace
di farci scoprire significati e storie in una chiave religiosa, di fede del suo popolo, tenendo sempre presente la vita di Conchita e della Morenita (così è conosciuta la Madonna di Guadalupe in Messico) senza farci mancare la tradizionale agape fraterna”.
Moglie e madre di nove figli, vedova, nonna, mistica e depositaria della spiritualità della Croce, Conchita nacque a San Luis De Potosì l’8 dicembre 1862. Non si lasciò ma distogliere dall’ambiente in cui Dio la mise, né si sottrasse mai alle sue responsabilità e ai doveri del suo stato
di sposa e madre. Fu autrice di 60.000 manoscritti. Il 9 giugno del 2018, papa Francesco autorizza la promulgazione del decreto che riconosce ufficialmente un miracolo avvenuto per intercessione di
Conchita: il 4 maggio scorso la beatificazione, che resterà per sempre nei ricordi dei nostri pellegrini cremaschi.