Cremasco – ‘Ballo Anch’Io’ a Lodi per far conoscere la danza al buio

La passione cremasca della danza al buio, alimentata dai ballerini disabili di ‘Ballo Anch’Io’, la realtà inclusiva dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Cremona, si sta diffondendo. È arrivata, infatti, da Davide Rossi, dj piacentino, la proposta di organizzare anche a Guardamiglio, in provincia di Lodi, una serata dedicata al ballo a luci spente. L’appuntamento è per domenica 5 maggio presso il bar ’24 Hours’ (Via Emilia, 1 – Guardamiglio).

La serata prenderà il via alle ore 20, per chi vorrà, con l’apericena al costo di 10 euro. Alle ore 21.30 si scenderà in pista bendati. Dalle ore 22 i ballerini ciechi faranno a pezzi le barriere a colpi di salsa e bachata. Poi, si potrà danzare liberamente fino a tarda sera, ascoltando le storie entusiasmanti di questi ragazzi, che hanno fatto della diversità il loro punto di forza. All’evento parteciperanno le principali scuole di danza del territorio cremonese e piacentino, ma l’esperienza è aperta a tutti. Ingresso gratuito con offerta libera. Per info e prenotazioni si può contattare il dj Davide Rossi al 3924845387.

Non c’è che dire, il binomio sport e disabilità continua ad incantare. Lo conferma anche Davide Rossi: “Un giorno, navigando su Internet, mi sono casualmente imbattuto nella realtà di ‘Ballo Anch’Io’ e ne sono rimasto affascinato. Questi ballerini hanno un entusiasmo travolgente: insegnano che nella vita si può continuare a danzare e a sorridere oltre ogni ostacolo». Durante la serata, sarà, dunque, bandita ogni forma di pietismo: «Domenica danzeremo tutti insieme all’insegna del divertimento, anche al buio. I toni patetici non sono ben accetti”.

Felice per questa opportunità anche il coordinatore della scuola e consigliere territoriale dell’UICI, Davide Cantoni: “Ogni occasione che ci viene offerta per far conoscere la nostra realtà è preziosa. Siamo felici che oggi anche il mondo della danza stia facendo spazio a talenti diversi e speriamo che sempre più ragazzi disabili, non solo ciechi, vogliano avvicinarsi a noi». E poi precisa: «La nostra è una scuola per tutti, disabili e normodotati. Perché dalla differenza tutti possono imparare”.

Non resta ora che attendere domenica per scatenarsi a ritmo di musica, oltre le barriere: “Ci auguriamo – concludono Rossi e Cantoni – che in molti vogliano cogliere questa opportunità per conoscere, sperimentare e sentirsi più vicini che mai alla diversità”.