Ironico il capogruppo della Lega, Andrea Agazzi, in Consiglio comunale: “Per una volta devo ringraziare il sindaco Bonaldi che sui giornali ha dato conferma sulle inadempienze del gestore, già segnalate dal sottoscritto con tanto di documenti redatti dalla struttura comunale”. La richiesta di revoca della concessione sembra quindi essere il passo successivo: “Ai cittadini bisogna dire la verità e non nascondersi dietro un dito: i lavori che sono partiti solo qualche giorno fa dovevano essere terminati entro la fine di novembre 2018, questo recita un dettagliato cronoprogramma che infatti non è stato nemmeno oggetto di smentita da parte del sindaco, evidentemente colta in fallo.”
Prosegue poi Agazzi rilanciando: “È veramente triste vedere un sindaco che scarica le proprie responsabilità sulla struttura comunale, colpevole di non aver ravvisato ciò che era evidente a tutti. La struttura comunale mi ha consegnato i documenti sulla piscina mesi fa quindi la responsabilità di non aver preso in mano la situazione è tutta del sindaco. Altro che pressing, se non avessi sollevato il caso, nulla si sarebbe mosso!”
Agazzi poi cita ulteriori problemi nella gestione della piscina: “Il fatto che il sindaco non ravveda problemi sugli standard gestionali a cui deve essere sottoposto il gestore mi fa molto preoccupare, perché è lo stesso sindaco che per accorgersi che dentro il capannone di via Rossignoli 37 c’era una ‘moschea’ ha dovuto aspettare che gli stessi islamici pubblicassero un video dei momenti della preghiera”.
Come per le ultime iniziative in Consiglio, mi farò carico di comunicare con il resto delle minoranze affinchè si possa arrivare in Consiglio comunale con la proposta di revoca della concessione. A me interessa poco la forma, è la sostanza ciò che conta.”
Forza Italia, nel suo comunicato sul tema, è sulla stessa linea. Il contributo di Simone Beretta e soci sul giornale di sabato.