“Finalmente si sta procedendo alla rimozione del materiale ghiaioso che era stato precedentemente accumulato direttamente a ridosso del ponte, nell’alveo del fiume Serio, a valle della Palata Babbiona, tra Casale e Sergnano. Questo materiale, che costituisce un serio pericolo in caso di piene del fiume, poiché restringe materialmente l’alveo, era stato ammassato dalle ruspe dopo la pulizia dei canali della nuova centrale idroelettrica che portano l’acqua alle turbine e che si erano intasati dopo l’ultima grande piena autunnale”, afferma il Comitato ambientalista Salviamo il Menasciutto del presidente Romano Sacchi e il consigliere comunale di Pianengo Andrea Serena, anche membro del Comitato.
“Poiché si sapeva già che il fiume Serio ha un grande trasporto di materiale solido, ci chiediamo perché sia stata approvata la costruzione di una nuova centrale: sarà così dopo ogni piena? Chi pagherà questi lavori, che oltretutto andavano fatti celermente? Dove saranno portati i sedimenti asportati, verranno posti a discarica oppure venduti? Se tutto quel materiale è il risultato dello sgombero dei canali di adduzione alle turbine, vuol dire che il Serio lo ha asportato da qualche altra parte. Se questi lavori di pulizia e di asportazione diventano periodici, bisognerebbe fare qualche bilancio sull’azione di erosione e trasporto del materiale solido che il fiume opera a monte delle centrali. In pratica l’effetto è simile a quello delle cave in alveo, che sono state tutte vietate da anni, proprio per i problemi di squilibrio causati nel fiume, che hanno comportato l’erosione del fondale anche sotto i piloni dei ponti, con rischi di cedimento, con la necessità di attuare delle platee di fondo ecc. ecc”.
Ci eravamo occupati della questione, dando voce degli organi preposti. Oggi queste nuove considerazioni.