Crema – Ospedale Maggiore: Cure Palliative in crescita. La ‘Floriani’ dona 30.000 euro

Da sinistra: Sala, Pandini, Pellegata, Floriani, Defendi e Crippa

La sala riunioni della Direzione Generale dell’Asst Ospedale Maggiore di Crema ha ospitato, la mattina di mercoledì 27 marzo, una conferenza stampa nella quale è stata ufficializzata la donazione, da parte della Fondazione Floriani di Milano, di 30.000 euro da destinare all’Unità operativa di Cure Palliative Domiciliari. Una somma importante, finalizzata ad acquisire una figura di fisioterapista e di un operatore socio sanitario (Oss) quali professionisti, è stato spiegato, “a supporto del malato e dei familiari, oltre che ulteriore sostegno nell’équipe del reparto”.

All’incontro sono intervenuti il direttore generale dell’Asst dottor Germano Pellegata, il direttore sociosanitario dottor Pier Mauro Sala, il responsabile delle Cure Palliative dottor Sergio Defendi con la coordinatrice Stefania Pandini e, per la Fondazione Floriani, la rappresentante Maddalena Floriani e il coordinatore Matteo Crippa.

“La Floriani – ha detto il dottor Pellegata – rappresenta per l’Ospedale Maggiore un supporto importante, in un settore delicato come quello delle Cure Palliative che assistono i pazienti più fragili e offrono sostegno e aiuto alle loro famiglie. Grazie alla donazione possiamo incrementare il personale e, di conseguenza, le competenze tecniche e specialistiche per la presa in carico dei malati. La presa in carico precoce alla dimissione dalle strutture ospedaliere, non solo dei pazienti oncologici, è sempre più una ‘sfida’ per il futuro della sanità”.

“Per noi – ha sottolineato Maddalena Floriani – è motivo d’orgoglio sostenere un’Azienda come quella di Crema che crede e ‘investe’ nelle Cure Palliative”. Pensiero condiviso dal dottor Crippa, che ha aggiunto: “Un’indagine svolta sul territorio nazionale dice che il 60% delle persone vorrebbe morire a domicilio, nel proprio contesto familiare. Tale dato a Crema supera il 70% e ciò è reso possibile dalla positiva azione svolta ‘in rete’ dalle Cure Palliative Domiciliari. Il desiderio di terminare la vita a casa si fa quindi realtà per i pazienti oncologici, ma non solo: per la loro assistenza a domicilio diventa sempre più centrale la figura degli operatori socio sanitari. Siamo pertanto lieti, come Fondazione, di ‘offrire’ figure professionali a Crema”.

Il dottor Defendi, ringraziando di cuore per il sostegno, ha posto l’accento sull’importanza della sinergia con il territorio, con i medici di base, con altri servizi e con le stesse famiglie per poter dare risposte puntuali nella gestione e nella cura dei pazienti che a Crema trovano vari soggetti integrati volti a garantire la reale continuità assistenziale del malato.

Offrendo alcuni dati, il dottor Defendi ha segnalato che nel 2018 l’attività dell’équipe delle Cure Palliative Domiciliari – che risulta costantemente in crescita – ha registrato 938 consulenze in ospedale, 24 consulenze in Rsa e 63 visite ambuilatoriali, mentre i pazienti seguiti a domicilio sono stati 414. Tutti i numeri sono in aumento rispetto al 2017.
I pazienti non oncologici sono passati in un anno da 50 a 110. “L’aumento della presa in carico – ha osservato Defendi – è senza dubbio riferita all’incremento di questi malati non oncologici, ovvero con patologie croniche degenerative prevalentemente di tipo cardiaco, respiratorio, nefrologico, neurologico. Ma anche a una nuova sensibilità dei cittadini verso il diritto di poter morire con dignità e senza dolore, ovvero con le Cure Palliative”.