
Veglia diocesana d’inizio Quaresima questa sera alle 21 presso la bella chiesa parrocchiale di Credera, organizzata dall’Azione Cattolica, con una buona partecipazione. Tema conduttore, la peccatrice che bagna i piedi di Gesù con le sue lacrime, li asciuga con i capelli, li bacia e li unge di profumo, durante un pranzo nella casa di Simone. Un grande disegno del suo volto (prima sporco del peccato, poi ripulito) campeggiava nel presbiterio.
È l’atto della sua conversione (la veglia aveva appunto come titolo Dietro front), seguita dall’amore del Maestro. Nella prima parte si è letto – a commento del Vangelo – un brano di papa Francesco. Nella seconda il vescovo Daniele ha risposto a due domande dei giovani.
Innanzitutto, perché non siamo capaci ad accettare lo stile di Gesù che accoglie i peccatori e non giudica? Perché anche nella Chiesa persiste una buona dose di moralisno e fariseismo?
“Perché – ha risposto il vescovo – ci manca la magnanimità, la grandezza d’animo, quel grande amore che il Signore ha per le persone, capace di creare uno spazio di accoglienza; un amore incondizionato. Di fatto noi facciamo fatica ad entrare in questa logica.”
La donna – è stata la seconda domanda – arriva alla riscoperta dell’amore proprio perché è stata vista da Gesù. Come noi giovani possiamo riconoscere Dio che si avvicina alle nostre vite provocando la conversione?”
E il vescovo Daniele: “E noi come ci lasciamo guardare da lui? E come possiamo noi guardare il Signore?” Ha suggerito tre attenzioni: “Una maggiore dimestichezza con la Parola di Dio per acquisire lo stile di Dio; vivere la comunità, luogo dell’incontro con il Signore; nel prossimo avviene infine l’incontro con il Signore: qui tocchiamo addirittura la sua carne!”
La veglia – arricchita da canti e preghiere – si è conclusa con la consegna di una tessera con un messaggio per ciascuno da scoprire.