Nella giornata di mercoledì 20 febbraio la Squadra Mobile di Cremona, nell’ambito di una più ampia strategia di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel capoluogo, ha proceduto all’arresto in flagranza di due persone.
Nelle prime ore della mattina è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, aggravata dall’aver commesso il fatto in prossimità di strutture per la cura e la riabilitazione dei tossicodipendenti, un bolzanino del 1963 residente in città. Già da qualche giorno l’attenzione dei poliziotti si era concentrata su questo soggetto che, dalle notizie acquisite e dagli approfondimenti effettuati, sembrava aver messo in piedi una discreta attività di spaccio nella zona ricompresa tra il SERD ed il Drop in. Appostatisi sotto casa, gli agenti hanno aspettato che uscisse e, dopo averlo seguito, lo hanno fermato nelle immediate vicinanze della struttura di via Buoso da Dovara. Da subito la persona si è dimostrata particolarmente nervosa ed insofferente. Ed infatti, la successiva perquisizione ha consentito di rinvenire, all’interno di una tasca dei pantaloni, sei involucri di cellophane contenenti eroina per un peso complessivo di 2.1 grammi (tre del peso di 0.4 grammi e tre del peso di 0.3 grammi), già pronti per lo spaccio.
Nel tardo pomeriggio l’attività antidroga ha portato a un ulteriore e significativo risultato, allorquando è stato arrestato in flagranza, sempre per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, un cremonese del 1975. I poliziotti, sviluppando le risultanze della loro costante attività informativa, hanno effettuato un controllo presso il luogo di lavoro della persona con l’ausilio di un’unità cinofila della Questura di Milano, rinvenendo sei pezzi di hashish per un peso complessivo di 45.9 grammi ed una dose di cocaina del peso di 0.2 grammi. La perquisizione è proseguita presso l’abitazione, dove sono stati rinvenuti altri due pezzi di hashish per un peso complessivo di 7.2 grammi e una dose di marijuana.
Entrambi gli arrestati, su disposizione del P.M. di turno, sono stati collocati agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.