Izano – Tradito da uno spinello al parco, 28enne di Romanengo finisce in manette

I Carabinieri nel luogo del rinvenimento del fucile

Tradito dal desiderio di fumarsi uno spinello in libertà sulla panchina di un parco, 28enne di Romanengo si ritrova in arresto. É accaduto lunedì pomeriggio a Izano quando una pattuglia dei Carabinieri in servizio di prevenzione contro i reati predatori ha notato il giovane che alla vista dei militari si è sbarazzato velocemente della sigaretta che stava fumando. In realtà si trattava di uno spinello e dopo le verifiche il ragazzo, accompagnato in caserma, è stato segnalato alla Prefettura.

“Il 28 enne, tuttavia – spiega il maggiore Giancarlo Carraro – appariva molto nervoso, nonostante l’esiguo quantitativo di stupefacente rinvenuto e questo lasciava trasparire che potesse detenerne dell’altro a casa. I militari hanno operato così una perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire nella camera da letto del ragazzo un ingente quantitativo di stupefacente costituto da 61 ovuli di hashish nonché tre panetti dello stesso stupefacente per complessivi mille grammi. Oltre a questo in casa gli operatori hanno trovato anche 5.080 euro, considerati provento dell’attività illecita di spaccio di droga, nonché una bilancina di precisione”.

Il 28 enne incensurato è stato dichiarato in stato d’arresto e dopo una notte in camera di sicurezza è comparso davanti al giudice per il processo, aggiornato al 6 febbraio. Nell’attesa è stato rimesso in libertà con obbligo di firma.

“Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di stupefacenti confezionati in ovuli compiuti dai Carabinieri della Compagnia di Crema negli ultimi anni – precisa Carraro –  ma nonostante questo dato positivo, appare opportuno segnalarne anche la sua gravità, poiché, come evidenziato recentemente dal Dpa (Dipartimento politiche antidroga del M.I.) che monitora tutti i sequestri che avvengono in ambito nazionale di sostanze stupefacenti, non si tratta di un caso isolato, ma in crescente aumento poiché permette ai cd. ovulatori di passare spesso inosservati ai controlli delle FF.OO. (es. donne in gravidanza che sfuggono ai RX). In  realtà l’allarme che il Dpa ha lanciato è quello che queste persone sono spesso sieropositive o affette da malattie contagiose quali la tubercolosi, o peggio ancora l’HIV e poichè l’espulsione avviene con la contaminazione feci/sangue, maneggiarne l’involucro e consumarne le sostanze stupefacenti in essi contenute può portare al contagio”.