Furto di cellulare risolto dai Carabinieri in poche ore quello verificatosi in un supermercato di Offanengo nei giorni scorsi a danno di una cassiera che nella giornata di martedì martedì 8 gennaio, si è rivolta ai militari della stazione di Romanengo lamentando d’aver subito, il giorno prima, il furto del proprio telefonino che aveva lasciato custodito all’interno dell’armadietto posto nel vano spogliatoi riservato ai dipendenti del negozio. La vittima, a fine turno, si era accorta che l’armadietto era stato forzato ed era sparito il cellulare di ultima generazione del valore commerciale di circa 500 euro.
“Le immediate indagini intraprese – spiega il maggiore dell’Arma Giancarlo Carraro – si sono concentrate in particolare sui dipendenti del supermercato, essendo il luogo non facilmente accessibile ad estranei. È stato accertato che l’apparecchio era stato rimesso in funzione con l’applicazione di un’altra scheda telefonica che risultava però intestata ad un’altra cassiera. I Carabinieri si sono quindi presentati presso l’abitazione di quest’ultima, che messa alle strette, ammetteva di essere la responsabile del furto dell’apparecchio telefonico ma di essersene liberata, nel frattempo, avendo percepito di aver fatto un grave errore nel provare ad utilizzarla, gettandolo nel vicino canale vacchelli, sperando così di riuscire a farla franca. La donna si dimostrava comunque dispiaciuta e disposta a risarcire il danno commesso alla collega”. Il suo pentimento non gli ha comunque permesso di risparmiarsi una denuncia per furto aggravato.