Nel primo pomeriggio di oggi è stato inaugurato a Bolzone il Museo Didattico della Campana, che ha sede presso la storica Fonderia Allanconi, “un’eccellenza del nostro territorio – ha detto Aries Bonazza, sindaco di Ripalta Cremasca – conosciuta in tutto il mondo”. All’evento inaugurale hanno partecipato, accanto alle autorità, i bambini delle scuole ripaltesi, che hanno assistito stupiti anche alla fusione di una campana ricevendo un campanello e alcuni gadget in dono. Alcuni ‘campanari’ hanno offerto pure un suggestivo concerto.
“Quello di oggi – ha rimarcato il sindaco Bonazza ringraziando in particolare Emanuele Allanconi e tutta la sua famiglia per la collaborazione e l’entusiasmo – è un momento importante per il nostro Comune e per tutto il territorio cremasco. La Fonderia è un nostro ‘fiore all’occhiello’ e questo Museo Didattico completa al meglio un percorso nato un po’ di tempo fa in seguito alla fusione di una campana in piazza Duomo a Crema, proseguito poi con la creazione di una sezione del Museo della Campana nel Museo Civico di Crema e ora nella frazione di Bolzone: è un orgoglio per tutti noi. Auspichiamo quindi che le scuole del territorio possano prevedere nella programmazione scolastica la visita di questo nostro museo e che lo stesso possa essere di richiamo per tante scuole italiane”.
Il museo – per la cui visita è consigliata la prenotazione – rappresenta il culmine di un vero e proprio percorso all’interno della Fonderia per scoprire passo per passo il lungo procedimento artigianale che accompagna la nascita di una campana, interamente fatta a mano e con sostanze naturali mediante un’arte tramandata da generazioni e di cui oggi gli Allanconi – dal capostipite Angelo, arrivando a Ottavio, Giordano, Pietro ed Emanuele – sono tra i pochissimi depositari. Di fatto, quella di Bolzone è l’ultima Fonderia di campane ancora in attività in Lombardia e ora è rimasta verosimilmente l’unica al mondo a utilizzare esclusivamente materiali naturali per realizzare le sue campane, ‘frutto’ di forni che funzionano con una tecnologia vecchia di 3.000 anni.
Nel nuovo museo, ha spiegato Emanuele Allanconi, “percorsi visivi, tattili, olfattivi e sonori permettono ai visitatori di scoprire cos’è una campana, cosa serve per fare una campana, come si fa una campana e come si suona una campana”. Durante la visita guidata “si impara guardando, ascoltando, toccando, provando e suonando. Bambini e ragazzi saranno coinvolti direttamente e anche il suono si trasformerà in qualcosa da vedere e toccare con mano grazie ai nostri esperimenti pratici”.
Il Museo Didattico è dotato di numerosi spazi dedicati all’apprendimento, alla pratica e allo svago: dalla sala con foto e ‘calchi’ che mostrano come nasce una campana allo spazio del suono, dall’antica alla nuova Fonderia, dal parco giochi all’area picnic all’aperto e al coperto. Un’eccellenza del nostro territorio, che porta ovunque il nome di Bolzone, apre dunque le sue porte per mostrare come si possa fare qualsiasi cosa anche senza elettricità, ma con tanta ingegnosità, “scolpendo” campane che sono allo stesso tempo musica e mezzo di comunicazione.