Sono 137 i deferiti per il rave party sventato dai Carabinieri nella notte del 14 ottobre in riva all’Oglio a Soncino. Invasione di terreni e disturbo del riposo delle persone quanto figura sulle denunce a carico dei primi giovani che si erano dati appuntamento nelle aree di golena del fiume, all’interno del Parco, a ridosso di via Carera. Erano stati proprio i residenti nella via che, vedendo un via vai di auto e sentendo parecchio baccano generato da casse di diffusione musicale, avevano allertato intorno all’una della notte i Carabinieri.
“Sul posto – spiega il maggiore Giancarlo Carraro – veniva inviata la pattuglia di Soncino che si avvedeva della reale situazione. Si trattava di un rave party di vaste proporzioni. Lungo la strada vi era una fila molto lunga di veicoli (auto ed anche camper) condotte da giovani provenienti da diverse regioni d’Italia che si stavano tutte dirigendo verso lo stesso posto. I militari avvertita la gravità della situazione richiedevano immediatamente man forte alla Centrale Operativa di Crema che inviava altri equipaggi delle stazioni limitrofe procedendo a bloccare il flusso stradale a monte ed a valle dell’incrocio in cui i giovani svoltavano per dirigersi verso il fiume. Tale repentina azione sorprendeva i ragazzi che erano costretti dapprima ad arrestare la marcia e poi a ritornare indietro”.
Grazie al repentino intervento il flusso dei partecipanti al rave veniva interrotto sul nascere e il ritrovo perdeva la sua efficacia. “Nel frattempo, però – continua Carraro – oltre 100 giovani avevano già raggiunto la sponda del fiume ed avevano dato inizio al rave party. Nelle prime ore della mattinata, venivano avvicinati gli organizzatori dell’evento e invitati a interrompere la festa clandestina e a lasciare la zona. Verso le ore 11.30, tutti i giovani si erano lentamente allontanati, venendo identificati anche attraverso le targhe dei mezzi su cui viaggiavano. Fortunatamente l’area boschiva non era stata danneggiata e nessuno aveva riportato problemi di salute legati all’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti che solitamente usano in tali contesti”.
È iniziato così il lungo lavoro di identificazione dei partecipanti conclusosi nei giorni scorsi. Sabato è scattata per tutti i 137 presenti la denuncia per invasione di terreni e disturbo del riposo. Molti provenivano da altre regioni e tanti erano già stati protagonisti di simili episodi.