Pioggia, fulmini e vento forte. Lunedì critico a Crema e nel Cremasco con il maltempo che la lasciato evidenti segni. I fiumi in piena hanno tenuto in apprensione Protezione Civile, forze dell’Ordine e pubblici amministratori.
A creare i maggiori danni è stato l’Adda che a Pizzighettone ha trascinato detriti in quantità contro i piloncini del ponte pedonale abbattendolo. Tra Spino e San Donato, invece, Paullese impercorribile per buona parte della giornata a causa de livello alto del fiume e del reticolato minore, della pioggia battente e del vento sferzante. Abbattuti alberi e scoperchiate abitazioni a Pandino dove si è verificata una vera e propria tromba d’aria. Vento forte che ha sradicato un gazebo a Castelleone e abbattuto diverse piante lungo numerose direttrici del territorio.
Anche il Serio ha fatto voluto dire la sua in questo bollettino di guerra. Gli allagamenti nelle campagne tra Mozzanica, Sergnano, Pianengo, Ricengo e casale hanno provocato nei paesi cremaschi black out di corrente e gas a causa del danneggiamento delle centraline. Chiuse tutte le pedonali lungo il corso d’acqua, a Crema e nei paesi. Picco di piena che nel pomeriggio ha fatto temere il peggio anche ad alcuni residenti nelle aree prossime agli argini.
A Chieve il maltempo ha provocato il cedimento della strada che passa davanti al municipio. Si è creata una buca, laddove l’asfalto è collassato sopra a una roggia tombinata, e una macchina vi è finita dentro con una ruota. Danni, spavento per il conducente ma per fortuna nulla di grave.
La situazione è andata migliorando con il trascorrere delle ore. Senza più pioggia ad ingrossare i fiumi i livelli nella notte hanno iniziato a farsi meno preoccupanti. In giornata il miglioramento delle condizioni meteorologiche, dovrebbe consentire di alleggerire la tensione e permettere la conta dei danni e il ripristino delle situazioni maggiormente critiche. Si guarda comunque al cielo e alle previsioni perché un’altra ondata di piogge è prevista tra domani e venerdì.