Domenica 21 ottobre, alle ore 17, don Gino, semplice e pratico come sempre, arriva solo e puntualissimo nella Sala Consiliare del Comune di Crema gremita da più di un centinaio di persone che lo attendono per la presentazione del libro di Marcella Cassisi “Custodi di Angeli – Racconti per bambini da 8 a 88 anni”, del quale ha curato la prefazione. Uomo di grande carisma, Don Gino Rigoldi non si risparmia e regala a tutti i presenti un pomeriggio che lascerà traccia sia per le riflessioni e l’analisi del tempo in cui viviamo, sia per gli episodi narrati della sua esperienza decennale come cappellano dell’istituto Penale per Minorenni “C. Beccaria” di Milano; basti pensare che in questi anni ha incontrato più di trentacinquemila ragazzi.
Impegnato da sempre a realizzare interventi sociali per i giovani a rischio con diverse associazioni e autore di libri di carattere educativo e spirituale, don Gino oggi presiede la Fondazione a lui dedicata per sostenere progetti di reinserimento destinati ai giovani.
Finalmente si può godere della sua presenza e delle sue parole: Gino afferma che la capacità di relazionarsi agli altri può fare la differenza, come quando si scorge del bene in ogni persona; sottolinea il bisogno dei nostri ragazzi di essere affiancati da adulti che credano in loro e in un eventuale recupero se sbagliano, accordando sempre fiducia e usando dolcezza; ricorda alcuni episodi della sua intensa vita al servizio dei più bisognosi, non senza divertire il pubblico con aneddoti e battute, avendo un’innata capacità di strappare un sorriso, pur nella denuncia di verità scomode e dolorose.
Prendendo spunto da brani estratti dal libro, letti con partecipazione e maestria dalla bravissima attrice Letizia Moretti, si sono affrontate diverse tematiche riguardanti la famiglia, la scuola, i ragazzi e il fenomeno del bullismo (uno dei racconti narra proprio una vicenda di bullismo).
Oltre all’autrice, sono intervenuti il dott. Michele Gennuso – assessore alle politiche giovanili – che ha moderato il dibattito con garbo e sensibilità, ponendo domande mai banali o scontate come ne farebbe un papà prima che da rappresentate delle istituzioni, e il maestro Simone Bolzoni – presidente dell’Associazione Culturale Concrescis – che ha portato la sua esperienza decennale di insegnante e ha egregiamente esposto i termini di un progetto nascente con il quale ha dato prontamente disponibilità a collaborare tramite l’associazione che presiede con passione ed entusiasmo, e che in pochi anni è cresciuta notevolmente, essendo molto attiva e impegnata, e ormai conosciuta non solo nel territorio cremasco.
Il progetto si prefigge la creazione di un’associazione che contrasti e prevenga il bullismo per la necessità ormai pressante che la società ne prenda consapevolezza e che ognuno faccia la sua parte; a tal proposito tutti i proventi ricavati dalla vendita dei libri andranno a beneficio di questa e altre realtà che già operano a favore dei ragazzi, come appunto la Fondazione Don Gino Rigoldi.
Dopo quasi un’ora e mezza di dibattito, insieme a una folata di vento siberiano che ha fatto irruzione spalancando una finestra della sala, con le tende che volavano alte come in risposta alle sue parole su ciò che rimane sempre mistero della fede – e che si può decidere se accogliere o meno – don Gino è tornato dai suoi ragazzi (tre dei quali adottati e un quarto in adozione) lasciando un senso di profonda gratitudine e un vuoto profondo per il desiderio di trattenerlo e beneficiare a oltranza della tenacia, della serenità e della luce emanata dai suoi occhi di “bambino” di soli 79 anni – tra pochi giorni, il 30 ottobre, sarà il suo compleanno.