CREMA – Il frizzante concerto dell’orchestra ad archi Amedeus Ensemble

Si è tenuto venerdì 21 settembre scorso il concerto dell’orchestra d’archi AMADEUS ENSEMBLE nata dai corsi estivi che il maestro Ravasio ha tenuto per conto delle iniziative del Comune di Crema. Undici giovanissimi e agguerriti esecutori sotto i 18 anni hanno tenuto un concerto di tutto rispetto sia per stile sia per programma,  saziando dal secentesco Giovanni Gabrieli con la Canzon seconda per sonar a quattro voci in piena polifonia vocale non priva di ritmi danzanti e quasi ‘’swing’’ fino al modernissimo pezzo di Ravasio – Spiritual – tratto dac cd Works, brano che prevedeva insieme all’orchestra, anche il flauto capricciosamente virtuoso di Diletta Andreini.

Tra le due estremità del programma sono stati infilati brani di Bach, aria sulla quarta corda dove l’orchestra ha accompagnato il sassofonista Andrea Bonizzi in uno strano connubio barocco-moderno dove il sax stava veramente a suo agio. La Sonata in sol maggiore di Giovanni Legrenzi dove gli adagi si trasformavano in allegri senza cambiare tempo ma velocizzando le note. Cecilia Ravasio, trombettista di meditativa sostanza ha interpretato il celebre Largo di Handel tratto dall’opera Serse regalando agli astanti un’emozione sincera.

I ragazzi si sono superati nell’esecuzione di una difficile, quasi mozartiana, Sonata in re maggiore di Giuseppe Tartini, maestro di spicco del violinismo tardo barocco veneto e si sono sbilanciati in un travolgente “blues” alla richiesta di un bis da parte di un caldo e motivato pubblico

Si sono distinti i violinisti Martino Ghidotti, Alice Zaniboni, Beatrice Galli, Tommaso Lanzara e Lola Mantovani, i violoncellisti Filippo e Giacomo Ravasio e il non più giovane ma decisivo contrabbassista Emanuele Vinci senza il quale non ci sarebbe stato pathos nel brano di Ravasio ma non ci sarebbe stato quel magico raddoppio di ottava che da profondità all’orchestra nella sua interezza.