CoseUP è il nuovo festival internazionale di circo contemporaneo, danza e video in arrivo a Crema il 5 – 6 e 7 ottobre per portare in città, a ingresso libero, alcune tra le realtà più affascinanti e raffinate della nuova scena europea, con artisti unici da 6 diverse nazioni e spettacoli originali, ambientati in uno dei luoghi più suggestivi della città, il Centro Culturale Sant’Agostino, grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Crema e del Museo Civico Cremasco e dell’associazione Popolare Crema per il Territorio, con la direzione artistica di Mara Serina.
Venerdì 5 ottobre si “aprono le danze” con un artista speciale, il compositore, coreografo e video maker scozzese Billy Cowie, special guest del festival, al quale CloseUP dedica un focus nell’arco delle tre giornate di programmazione. Alle 18.00 Billy Cowie incontra il pubblico nel corso di un aperitivo-intervista che vede al suo fianco una delle personalità più importanti del mondo della danza italiano, il critico e saggista Marinella Guatterini. A seguire gli spettatori potranno sperimentare le due video installazioni Reverie alone e In the flesh, l’una da guardare con gli occhi rivolti al soffitto, l’altra con lo sguardo al suolo, due percorsi deliziosi per 6 spettatori alla volta, ogni 10 minuti, in replica anche sabato 6 (dalle ore 18.00 alle 21.00) e domenica 7 (dalle 16.30 alle 19.00).
Ad aprire il programma serale, alle ore 21.00 è una delle artiste di spicco della scena circense finlandese, Ilona Jantti, che presenta il suo piccolo capolavoro Muualla, che combina circo, danza e video d’animazione immergendosi tra le immagini di un cartoon in sospensione su una corda. A seguire, alle ore 21.30, prenderà il via il percorso dedicato alla danza in video con 3 opere di Billy Cowie da guardare rigorosamente con gli occhialini 3D (che verranno forniti dal festival), e 2 dance movies firmati da Pontus Lidberg, coreografo svedese di fama internazionale.
Il programma firmato da Cowie inizia con un classico del suo repertorio, Tango de soledad, un piccolo capolavoro che la critica ha definito “Semplicemente splendido”, abitato dalla malinconia per un amore finito. A seguire due lavori molto ironici, T’es pas la seule e Art of Movement.
A chiudere la serata dalla Svezia arrivano due splendidi dance movies firmati da Pontus Lidberg, enfant prodige della scena scandinava che in soli 15 anni ha firmato più di 40 coreografie per le principali compagnie di danza di tutto il mondo. I suoi due film, The Rain e Labyrinth within hanno al centro il tema dell’amore e sono stati premiati in alcuni dei più prestigiosi festival internazionali di danza in video. In The rain piove fra i tavolini di un bar, per le strade di una città vuota, in un parco, fra le mura domestiche, mentre i corpi si abbracciano, si allontanano, si seducono. In Labyrinth siamo nelle stanze di un magnifico appartamento per inseguire gli amori di tre personaggi che aprendo le porte si affacciano a nuove vite possibili.
Per tre eventi del festival è necessaria la prenotazione scrivendo alla mail closeupfestivalcrema@gmail.com: il primo è il pranzo con Billy Cowie sabato 6 ottobre alle ore 12.30 presso il ristorante Quin (costo 20 euro a persona), gli altri due sono le visite guidate gratuite in programma alle ore 16 di sabato 6 e domenica 7 ottobre, l’una per visitare il complesso agostiniano, l’altra le sale del Museo Civico.
BILLY COWIE Gran Bretagna – danza in video 3D
Gilles Jobin lo ha riconosciuto come il padre della danza in 3D, Mikhail Baryshnikov ha dichiarato di essere impressionato profondamente dal suo immaginario lirico, romantico e fantastico, il direttore della compagnia di Danza Contemporanea di Cuba, Miguel Iglesias, lo ha definito un poeta della danza. Lui è Billy Cowie, coreografo, compositore, scrittore e filmmaker, un artista a tutto tondo rivelato in Italia dal festival Teatro a Corte e di recente celebrato dalla Fondazione Prada con un progetto speciale a cura di Marinella Guatterini. Personalità poliedrica, Billy Cowie, docente presso l’Università di Brighton, è impegnato nell’area delle performance e delle installazioni di teatro e danza. Ha realizzato più di 20 performances in collaborazione con la coreografa e danzatrice Liz Aggiss della compagnia Divas Dance Theatre; ha lavorato alla realizzazione di progetti video per la BBC e Channel 4; ha composto le musiche per diversi film diretti da Tony Palmer, Chris Rodley, Stephen Frears e Bob Bentley. In Italia ha pubblicato il romanzo “Due in uno” per Comma22 che The Times ha definito: “una storia commovente che parla di amore, linguaggio, comunicazione“. www.billycowie.com
INSTALLAZIONI VIDEO PER 6 PERSONE ALLA VOLTA 5 – 6 – 7 OTTOBRE:
The Reverie alone – durata 7 min
Coreografia e musica Billy Cowie
Danzatrice Danzatrice: Eleonore Ansari
Lo spettatore entra nello spazio della performance, si accomoda come fosse a letto e rimane sdraiato al buio a guardare il soffitto. Lì si materializza una figura femminile che cerca di reggersi al soffitto, senza cadere giù. Il corpo diventa una scultura e un gioco di forme e di movimenti sinuosi che catturano, ipnotizzano e trasportano in un’altra dimensione, fatta di atmosfere rarefatte e dominate dalla pura bellezza.
In the flesh – durata 4 min
Regia, coreografia, musiche e testi: Billy Cowie
Direzione artistica: Silke Mansholt
Performer: Sara Popowa
Con il sostegno di Arts Council England e University of Brighton Faculty of Arts and Communication Research Fund
Ciascuno entra, al buio, e all’improvviso, sul pavimento si materializza una danzatrice, sembra reale, ma non lo è. Rapisce lo sguardo e ci avvolge in un armonico fluire di parole, musica e danza. Ci parla di fragilità, di solidità e di connessione con la materia dicendo “io sono la terra, io sono il suolo”.
5 ottobre ore 21.30
Tango de Soledad – durata 5 min
Regia, coreografia e musica Billy Cowie
Danzatrice Amy Hollingsworth Violoncello Wei-Tsen Lin, Voce Clara Garcia Fraile, Disegni Silke Mansholt, Costumi Holly Murray Luci Adam Hooper Production manager Victoria Melody, Filmato a Nightingale, Brighton 2010, Commissionato da South East Dance
“Semplicemente splendido”, così la critica newyorkese ha definito questo piccolo capolavoro di cui Cowie ha scritto musiche e testo affidando la danza ad Amy Hollingsworth, ballerina della Rambert Dance Company di Wayne MacGregor, Matz Ek e Rafael Bonachela. Sullo sfondo di una lavagna colma di disegni fatti col gesso l’atmosfera è abitata dalla malinconia per un amore che non c’è più e che ritorna alla mente in un rituale fatto numeri e di istruzioni in cui gli opposti si incontrano e tutto è possibile: piangere senza lacrime, muoversi senza fare un passo, tenere senza toccare. Solo così si realizza un sogno: “nella tua assenza noi danziamo perfettamente come fossimo una cosa sola”.
5 ottobre
T’es pas la seule – durata 5 min
Coreografia e musiche Billy Cowie
Danzatrice Mariana Di Silverio
Voci Lucie Robson e Cathryn Robson Testi Robert Desnos Art designer Silke Mansholt
Apparentemente per bambini, sulla base musicale di tre canzoni francesi che parlano di un tasso, di un leopardo e di una formica alta 18 metri, questo lavoro delizioso osserva la vita di tutti i giorni attraverso metafore intelligenti e nella perfetta fusione di musica e danza coinvolge lo spettatore grazie alle tecnologie 3D come se fosse nato, realizzato e danzato solo per lui.
5 ottobre
Art of Movement – durata 20 min
Coreografia Billy Cowie
danzatori virtuali Yumiko Minami, Tomohiko Kyougoku, KaoriIito, Jacqueline Mitchell, Shintaro Oue
direzione artistica Silke Mansholt
costumi Holly Murray violoncello Wei Tsen Lin luci Cathryn Robson
commissionato da Kyoto Experiment, South East Dance / con il sostegno di Arts Council England, University of Brighton
Art of Movement analizza con ironia alcune delle 122 tecniche coreografiche inventate e catalogate da Cowie: ad una sintetica quanto surreale didascalia segue la dimostrazione affidata ai danzatori che si muovono in uno spazio ridottissimo, circa mezzo metro quadrato, immersi nell’universo visivo dell’artista tedesca Silke Mansholt. I corpi dei danzatori diventano tele viventi su cui si proietta un mondo raffinato e fantastico che si muove con loro e con le loro ombre. Il progetto originale prevede la presenza di danzatori reali e in 3D.
PONTUS LIDBERG Svezia – dance movies
Coreografo e filmaker svedese, Pontus Lidberg si è formato alla scuola del Royal Swedish Ballet e ha danzato in diverse prestigiose realtà come Le Ballet du Grand Théâtre de Genève e The Göteborg Ballet. In soli 15 anni ha creato le coreografie per 40 spettacoli per le più importanti compagnie del mondo: New York City Ballet, Balletboyz, Les Ballets de Monte-Carlo, Martha Grahm Dance Company, Royal Danish Ballet e Beijing Dance Theatre. Nel 2003 fonda Pontus Lidberg Dance, la sua compagnia indipendente per la quale alterna la realizzazione di spettacoli di grande impatto come Giselle, Within (Labyrinth Within), Im Anderen raum, Warriors a dance movies come Mirror, Labyrinth Within e The Rain, premiati nei più importanti festival internazionali. Dal 2018 è direttore artistico del Danish Dance Theater. www.lidberg.se
5 ottobre ore 22.00
The Rain – durata
Direzione Pontus Lidberg, sceneggiatura Maria Clauss e Pontus Lidberg, interpreti Pontus Lidberg, Yvan Auzeli, Giovanni Bucchieri, Filip Gauffin.
“The Rain ci mostra in maniera memorabile tutto ciò che la danza rappresentata sul palcoscenico non riesce ad esprimere” così scrive il New York Times di questo capolavoro che ha come protagonisti amori e solitudini sotto la pioggia in un turbinare di coppie che vivono le loro passioni in maniera travolgente e assoluta. Piove fra i tavolini di un bar, per le strade di una città vuota, in un parco, fra le mura domestiche, mentre i corpi si abbracciano, si allontanano, si seducono. Poetico e struggente, lo sguardo di Lidberg osserva le mille sfumature dell’amore e realizza il tableau vivent di un’umanità che si muove tra i ricordi di un passato che riaffiora e si fa memoria collettiva. Creato nel 2007, The Rain ha ottenuto numerosi premi in contesti di grande valore tra cui il London International Dance Film Festival e il Goteborg International Film Festival.
5 ottobre
Labyrinth within – durata
Direzione e regia Pontus Lidberg, sceneggiatura Nklas Holmgren e Pontus Lidberg, interpreti: Giovanni Bucchieri, Pontus Lidberg, Wendy Whelan.
Il labirinto delle stanze di un magnifico appartamento sono l’ambientazione scelta da Lidberg per il suo secondo dance movie che ha come protagonista Wendy Whelan, étoile del New York City Ballet. Storie e personaggi si intrecciano e le stanze echeggiano di sentimenti e passioni, segreti e bugie, in un gioco di inseguimenti e danza di grande bellezza. Le musiche sono affidate al talento di David Lang, premio Pulitzer e David di Donatello per il film Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino e il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti in Francia e al Lincoln Center di New York.
ILONA JÄNTTI Finlandia – circo contemporaneo
Artista aerea e coreografa finlandese, Ilona Jäntti dopo essersi specializzata a Stoccolma in discipline circensi aeree, ha studiato danza al Laban Centre di Londra ottenendo il Masters of Arts degree in coreografia. Ha collaborato con numerose compagnie di circo, danza e teatro tra cui Royal Opera House, Shakespeare’s Globe, Gandini Juggling, Cirkus Cirkör. Nel 2009 crea con l’architetto Tuula Jeker la compagnia Ilmatila, dal 2010 è artista residente presso il V&A Museum of Childhood. www.ilmatila.com
5 ottobre
Muualla – durata
Concept: Tuula Jeker e Ilona Jäntti Coreografia e performance: Ilona Jäntti
Animazione: Tuula Jeker Musiche e sound design: Tuomas Norvio Lighting design: Ainu Palmu Produzione realizzata con il support di: Arts Council of Finland, Helsinki Festival e Jacksons Lane (UK)
Animali reali e fantastici si impossessano della scena grazie ad una sapiente animazione che invade lo spazio di forme e di colori. Ilona Jӓntti si trasforma come un cartoon e si immerge nella foresta virtuale, ora sospesa alla corda ora a terra come un millepiedi. In questa performance deliziosa e raffinata si combinano circo, danza e video d’animazione per generare un mondo immaginario in cui tutto cambia in continuazione e nulla è come sembra. Ilona Jӓntti cattura l’ingenuità dell’infanzia, il piacere dello stupore, la magia della semplicità e li offre al pubblico con naturalezza, regalando un intenso piacere per gli occhi, soprattutto per chi ama guardare oltre l’apparenza.